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Il Messina e Modica a un bivio: rinnovo o separazione

Emerso l’interessamento del Picerno per il tecnico con il futuro non ancora tracciato

Il Messina sceglie Giacomo Modica

Al momento sono soltanto voci ma come nei più intricati casi “crime”, tre indizi fanno una prova: dopo Spal e Arezzo, anche il Picerno e con più decisione avrebbe puntato gli occhi su mister Giacomo Modica, apprezzato in Serie C dopo il campionato positivo disputato a Messina, dove la sua squadra ha giocato un calcio propositivo e offensivo. Al momento nulla di ufficiale, ma continuano a circolare voci circa possibili interessamenti di altre società sull’allenatore ex Vibonese. Nessuna comunicazione, comunque, è giunta al momento all’Acr, con cui l’allenatore sarà legato sino a giugno.
Se l’intenzione, come manifestato dal presidente Pietro Sciotto nell’ultima comunicazione ufficiale, è andare avanti con lui (e con il ds Domenico Roma), sono dei “campanelli d’allarme”. La proprietà in questa fase pare molto concentrata sulle procedure legate all’iscrizione al prossimo campionato e per questo avrebbe accantonato tutti gli altri ambiti, da quelli strutturali a quelli prettamente tecnici. Sui quali, però, bisognerebbe accelerare per evitare di restare indietro e poi essere costretti a rincorrere.
Che sia con gli artefici dell’ultima annata o con altri, sarebbe l’ora di andare a stringere per anticipare i tempi, anche se vi sono anche altre formazioni della stessa categoria che ancora stanno valutando su quali profili puntare per programmare la prossima stagione.
Il 4 giugno si avvicina: è la data segnata in rosso sul calendario per ultimare le procedure relative all’iscrizione. Questa volta, perlomeno, non si è assistito al tira e molla emozionale sulla volontà di andare avanti o meno. La segreteria sta lavorando per preparare l’incartamento, dunque già dalla prossima settimana si dovrebbe sapere qualcosa a livello programmatico coi punti ormai noti sui quali intervenire: direzionale generale con un profilo di personalità e spessore che possa rappresentare al meglio il club; strutturazione societaria con la definizione delle altre figure necessarie a un’attenta gestione logistica; settore giovanile; e poi soprattutto staff e costruzione della squadra.
In città e sui social permane la divisione tra chi ritiene comunque l’attuale gestione un’ancora a cui appigliarsi in assenza di alternative, mentre l’altra parte nella quale va inserita anche la tifoseria organizzata, considera ormai concluso il ciclo della famiglia Sciotto e a salvezza acquisita è tornata a chiedere un passaggio di mano. Poi ci sono i risultati, che mettono tutti d’accordo: e su quelli bisognerà provare a fare leva, magari tentando di alzare l’asticella della qualità.

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