Anche l'attaccante Plescia ai saluti: "Grazie Messina ho dato sempre il massimo per questa maglia"
Saluti di fine anno anche per Vincenzo Plescia che, come altri compagni del Messina, si è affidato ai social per congedarsi dopo la stagione vissuta in riva allo Stretto. Un rapido bilancio dell’avventura in biancoscudato per l’attaccante palermitano che, prelevato in estate a titolo definitivo dall’Avellino, è stato fortemente voluto dal tecnico Giacomo Modica per inserirlo nei suoi schemi, prima nel 4-3-3 come punta centrale e, poi, nel 4-2-3-1 come unico centravanti fisico, alternandosi con Luciani o, più spesso, con Zunno, più veloce e con la possibilità di dare meno punti di riferimento agli avversari. Alla fine Plescia ha collezionato 34 presenze: «Ho voluto aspettare qualche giorno per esprimere al meglio quello che ho provato qui perché non sapevo da dove iniziare. Messina, su di te avevo alte aspettative, ma le hai superate tutte», ha esordito l’attaccante, soddisfatto perché «fin da subito ho sentito il calore dei tifosi e della città. Mi sono sempre sentito a casa». Impegno totale per Plescia che, in campo, per un totale di 2.049 minuti, non si è mai tirato indietro. Resta il rammarico per i soli 5 gol segnati, anche perché l’esordio aveva fatto sperare in una stagione più prolifica. Le difficoltà di squadra e anche qualche infortunio hanno limitato l’attaccante che, però, con i suoi gol ha sempre portato punti: una rete nel 3-3 interno contro la Turris, gol vittoria, e da ex, contro l’Avellino (1-0) e contro il Giugliano, steso dallo spettacolare “scorpione” (1-0), poi una lunga pausa di 15 gare e il ritorno al gol nel successo casalingo contro il Sorrento (2-0) e, infine, stop e tiro al volo all’incrocio per un altro capolavoro contro il Monterosi, battuto 2-1. «Non mi sono mai risparmiato, ho sempre dato il massimo per questa maglia – ha sottolineato –. È stato un anno intenso, pieno di sacrifici e di difficoltà, di sudore per la nostra squadra. Grazie per avermi fatto innamorare di questa meravigliosa città». Gol importanti e di pregevole fattura, che hanno contributo alla salvezza anticipata del Messina. Per Plescia tanto lavoro sporco, sempre con la sufficienza in pagella e apprezzato dai tifosi, ma adesso, con il contratto in scadenza al 30 giugno (accordo solo per un anno), non ha più vincoli: «Non so cosa mi riserverà il futuro, ma porterò nel cuore tutto il popolo messinese e l’affetto che mi avete sempre dimostrato. Da oggi avrete un tifoso in più», ha aggiunto il classe 1998 che, pur salutando tifosi e città, non ha escluso una eventuale riconferma, ma molto dipenderà dalle future scelte del club. Intanto, ha concluso, «ci tengo a ringraziare la società, il mister e il direttore per aver creduto in me. I dottori, i fisioterapisti e tutti quelli che fanno parte di questa famiglia. A tutti i tifosi, in particolare ai Nocs e a quelli che hanno sempre dimostrato di volermi bene anche solo con un messaggio. Alla mia famiglia e alle persone che sono state sempre al mio fianco. Inoltre, per ultimi ma non per importanza, i miei compagni di squadra con i quali ho vissuto questo incredibile viaggio».