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Rosafio e il secondo addio al Messina: «Felice di essere tornato»

Arrivato a gennaio, ha giocato tutte le partite nel 2024 mettendo a referto due gol e quattro assist in 16 gare

La seconda volta a Messina, in questa occasione per un tempo minore, ridotto, ma non per questo meno bello o con emozioni altrettanto impattanti: Marco Rosafio lascia nuovamente lo Stretto, dopo essere arrivato in prestito dalla Spal per trovare quello spazio e l’affetto di cui aveva bisogno, per rilanciarsi e tornare a sentirsi importante, in campo e fuori. E ora che le strade tornano a dividersi, ha lasciato ai social i sentimenti legati al suo addio: «Ho fatto passare un po' di tempo perché non è facile accettarlo ma è arrivato il momento dei saluti. Come diceva un post, avevi 24 anni e quella voglia di spaccare il mondo tipico di un ragazzo che vuole mangiarselo, arrivavi ferito. Ecco sono tornato a casa a 30 anni, ferito ma con quella voglia di spaccare tutto e dimostrare chi sono realmente. Nella vita non sempre va tutto per il verso giusto, si cade, ci si rialza, si ricade ma non si molla mai».

Il classe 1994 è arrivato a gennaio, giocando praticamente tutte le partite nel girone di ritorno, partendo dalla panchina solo in tre occasioni (ad Avellino e Monopoli e in casa contro il Sorrento), totalizzando 16 presenze con due gol (contro Turris e Monterosi) e quattro assist (contro Brindisi, Monterosi, Benevento e Potenza). Poteva fare di più? Forse, perché il suo potenziale è senza dubbio maggiore rispetto a quanto mostrato in questa sua seconda avventura con al biancoscudata, ma aveva bisogno di ritrovare ritmo e centralità nel progetto tecnico, che comunque conosceva. Ha dato in ogni modo un contributo importante per la salvezza dei peloritani, divenendo un punto di riferimento importante sulla fascia destra nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1, garantendo abilità nel saltare l’uomo, creare gli spazi, crossare e dialogare coi compagni. Doti che aveva già mostrato nella stagione 2017/18, quando in 31 presenze riuscì a colpire ben 12 volte, sempre con Giacomo Modica in panchina, quella prima volta in Serie D.

Nell’ultimo passaggio sui social, che evidentemente chiude le porte a chi ci sperava in un possibile dialogo per proseguire il rapporto, il pensiero per chi ha fatto parte dell’universo messinese: « Voglio ringraziare ogni singolo compagno per avermi accolto e trattato sin da subito come un fratello. Ognuno di voi lo ricorderò con tanto piacere, mi avete fatto vivere un bellissimo sogno. Ringrazio il mister, il direttore, il presidente e tutto lo staff per la fiducia, la stima e per avermi dato la possibilità di ritornare nel posto che mi ha fatto crescere, non solo calcisticamente ma soprattutto come uomo. Ringrazio tutti i componenti che lavorano per il Messina e che sono dietro le quinte. Un mega saluto a voi che siete la parte più importante di questa città, grazie per avermi accolto con tanto amore, per avermi incitato e aver posto tanta fiducia in me. Porterò sempre nel mio cuore l'emozione del gol sotto la curva».

 

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