Fase di attesa, aspettando le decisioni della proprietà: il ds Domenico Roma racconta così il momento in casa Messina, intervenendo durante “A Tutta C” su “TuttoMercatoWeb Radio” (ma non si era detto che i tesserati avrebbero parlato solo tramite i canali ufficiali sino a nuova indicazione?). Il giovane direttore sportivo, tra i protagonisti dell'attuale stagione, ha spiegato: «Credo che a breve il presidente sceglierà e poi ci saranno degli incontri per programmare il futuro. L’obiettivo, visto che dobbiamo migliorare quanto fatto nell'ultima stagione, è puntare ai playoff. La base c’è visto che abbiamo già cinque giocatori con un biennale e ci sono anche calciatori che possono rinnovare per la stagione successiva». Una linea dunque è tracciata e anche queste parole sembrano far propendere per una permanenza del dirigente, assieme a mister Giacomo Modica, in riva allo Stretto. «Ho fatto parte di un ingranaggio - ha proseguito -, che è tutta la rosa e lo staff. Sono felice di aver fatto cose belle ma sono state fatte anche cose meno belle». Autocritica per ripartire più forti: «Quest’anno è stato l’anno in cui siamo stati più vicini a raggiungere i playoff, eravamo dentro ma abbiamo avuto una fase calante nel finale di stagione. Abbiamo il rammarico di non esserci arrivati. Però la salvezza è arrivata prima del previsto, È stato un campionato diverso rispetto ai precedenti due». Minori sofferenze, anche se il campionato può essere spacchettato in più fasi, un sali e scendi emozionale legato a più fattori. Ma le prestazioni non sono quasi mai mancate, altro elemento che ha fatto apprezzare la squadra: «Avevamo cominciato in maniera importante - ha ricordato Roma -. Abbiamo avuto l’handicap, a cui nessuno pensa, delle due gare rimandate per la questione Casertana e l’indisponibilità dello “Jacovone” di Taranto. Questo è stato un problema perché ce le siamo ritrovate in un momento più complicato della stagione. Dopo quel periodo, però, tranne nella gara contro il Cerignola, abbiamo espresso un gran calcio e fatto tanti punti. Lì è costruita la salvezza». Nonostante abbiano inciso (e tanto) gli episodi sfavorevoli arbitrali: «Abbiamo finito il campionato con 18 situazioni avverse, tra rigori non dati e gol annullati, in una stagione è un numero importante ma gli eventi non possono essere cambiati». Pensare in grande è naturale in una piazza come Messina: «In questa stagione le presenze allo stadio sono triplicate. Questo è un bel dato, in una piazza che non scopro certo io».