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Messina, Emmausso e Zunno armi in più. Frisenna e Salvo le vere sorprese

Il pagellone finale dei calciatori che hanno vestito la maglia biancoscudata nella stagione appena conclusa. Bene Dumbra, leadership ed esperienza Fumagalli e Franco. Deludono i terminali d’attacco

Una salvezza conquistata matematicamente alla penultima giornata ma ipotecata prima, un playoff che a un certo punto della stagione sembrava potere essere un sogno alla portata ma che poi, con qualche passaggio a vuoto e decisioni arbitrali penalizzati, è diventato un miraggio sino a svanire. È stata un’annata alla fine non negativa per il Messina, che ha conquistato la permanenza per la quarta volta di fila in terza serie, riuscendo a venire fuori dal "novembre nero", trovando una propria dimensione e facendo leva sulla forza del gruppo e delle idee per giocare alla pari con le avversarie in quasi tutti i campi, anche quando i risultati, poi, hanno regalato minori gioie di quelle sperate. Tempo di bilanci: andiamo ad analizzare il rendimento complessivo di coloro che hanno chiuso la stagione in maglia biancoscudata.
DIFESA. Tra i pali la sicurezza è stata Ermanno Fumagalli (8), leader tecnico e di spogliatoio, “uomo tutto” con l’Acr addosso. Sono 36 le presenze per lui, 2 invece quelle collezionate da Edoardo Piana (6.5), l'ultima a Monopoli per l'estremo difensore in prestito dall'Udinese che si è fatto trovare pronto anche contro il Francavilla (3-2). Fulcro difensivo Manetta (6.5), per lui 32 presenze condite da un gol, tanta sostanza e qualche errore di esuberanza per un interprete roccioso in un reparto in cui spesso hanno agito giovani. Tra questi c'è Lino Ortisi (6.5), 31 presenze e 1 gol, reinventato da terzino sinistro, cresciuto nelle coperture rispetto alle prime uscite e in alcune giornate punto di forza con le sue folate in avanti. Jolly ma non sempre brillante: Polito (5.5), 28 presenze, impiegato praticamente in tutti i ruoli dietro, 1 gol anche per lui, amato da Modica per la sua duttilità. Ha collezionato alla fine 25 gettoni Peppe Salvo (7), che specie nella parte centrale del torneo ha fatto bene attirando anche le attenzioni di altre squadre nel mercato invernale. Poi una squalifica pesante ma anche la gioia del "gol salvezza" al Potenza. Altalenante, soprattutto per le non sempre perfette condizioni fisiche, invece Pacciardi (5.5), 23 presenze e 1 gol: ha stretto spesso i denti soffrendo, poteva dare sicuramente di più stando meglio. "Freccia" Lia (6) è stato costretto a stare fuori nel momento in cui stava meglio, anche lui provandoci ma giocando diverse delle 22 partite in forma non ottimale. Giudizio assolutamente positivo per Dumbravanu (7), subito nella mischia, all'altezza da centrale e da terzino: acquisto invernale azzeccato, peccato sia in prestito. Altri: De Matteis (sv), Zona (sv), Ferrara (5), Darini (sv), Tropea (5.5).
CENTROCAMPO. Due nomi su tutti. Il primo è quello della vera sorpresa stagionale, Giulio Frisenna (8), 33 presenze e 3 eurogol alla prima stagione tra i Pro, ma anche dinamismo e adattabilità, da mezzala, da play, a due o a tre a centrocampo. Accanto a lui il più delle volte il condottiero Franco (7), 32 presenze e 1 gol, altro elemento fondamentale che ha dato "anima" alla squadra. Partito da centrocampista, ha giocato in tantissime posizioni Scafetta (6) nelle sue 31 presenze totali. Si è preso spazio di settimana in settimana Giunta (6.5), 25 presenze e 1 gol: con umiltà si è messo a disposizione, facendo bene quando chiamato in causa. Sotto valore Firenze (5.5): dalle sue qualità ci si aspettava di più, qualche equivoco tattico e una condizione non sempre ottimale hanno inciso sulle 24 presenze (con 1 gol alla prima giornata). Impatto non troppo positivo per Civilleri (5.5), arrivato a gennaio ma non al top e poco utilizzato per un totale di 9 presenze. Altri: Jacopo Fumagalli (sv), Buffa (5).
ATTACCO. La “palma” del migliore va inevitabilmente a Emmausso (8), unico in doppia cifra in 34 presenze, spesso arma in più dei peloritani, inarrestabile quando in giornata, ha svoltato da trequartista. Alle sue spalle “scintilla” Zunno (8), fantasma nel girone d'andata, letteralmente esploso nella seconda parte di stagione (34 presenze), tra una forma smagliante e una fiducia nei propri pezzi che lo ha portato a realizzare 7 gol e produrre giocate da urlo. Nettamente meno esaltante il rendimento di Plescia (5.5), 34 presenze e 5 marcature in una stagione che poteva consacrarlo: molto sacrificio, pochi (ma belli) gol. Sono 4 invece i gol, tra i quali l'ultimo della stagione a Monopoli, per Luciani (5.5) che ha collezionato 26 presenze: punta di scorta che è riuscito a incidere solo in poche occasioni. Stagione in crescendo per capitan Ragusa (6), inizialmente apparso bloccato ma sul finire di torneo esplosivo anche se nel complesso avrebbe potuto segnare più dei due gol con cui ha chiuso lo score stagionale (36 apparizioni). Stesse reti per Rosafio (6.5) nelle 16 presenze dopo il suo ritorno dalla Spal: per lui la percezione del potenziale che si conosce ma stavolta tirato fuori in misura ridotta. Infine Cavallo (5), 21 presenze totali, utilizzato soprattutto nella prima parte di stagione senza gloria. Altri: Zammit (sv), Signorile (sv).

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