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Salvo, l’ultimo “profeta” a Messina: "Sarei contento di rimanere dove sono cresciuto"

Dopo Rizzo e Ragusa è toccato a lui segnare al “Franco Scoglio” e firmare la permanenza

Ha aspettato l’ultima partita casalinga, la più importante per segnare il suo primo gol in campionato, a coronamento di una stagione molto positiva per Giuseppe Salvo, esterno messinese che, con la maglia della squadra della propria città, ha prolungato la tradizione degli ultimi anni. Dopo Giuseppe Rizzo e Antonino Ragusa, anche il giovane classe 2003 ha messo la propria firma sulla salvezza biancoscudata con un gol, su assist dell’altro messinese Francesco Giunta, che ha un sapore speciale. A sconfessare la convinzione che “nessuno è profeta in patria”. «Ho pensato a quei due gol salvezza e sono contento di averne segnato anche io uno importante. È il sogno di ogni giovane messinese che gioca a calcio. Sono contento per la salvezza, meritata dopo tanti momenti difficili. Siamo riusciti a salvarci e segnare al “Franco Scoglio” è un’emozione indescrivibile. Dedico il gol alla mia famiglia, alla mia ragazza e al mio procuratore. Segnare e salvarsi, dopo una stagione con tante difficoltà, è stata una liberazione».
Momenti sognati e realizzati in un match, quello contro il Potenza, non iniziato nel migliore dei modi: «Ci hanno schiacciato nei primi 20 minuti e abbiamo subito gol. Sapevamo che non avremmo meritato di perdere per le qualità che abbiamo e che abbiamo dimostrato quest’anno. Nel secondo tempo abbiamo attaccato, sono uscite le nostre forze, trovando il pareggio e il vantaggio, anche se su una distrazione abbiamo subito il 2-2. È stata una bella prestazione e abbiamo disputato un ottimo campionato, il pubblico ci ha sempre aiutato, soprattutto nei momenti difficili ed è stato bello gioire in casa», ha sottolineato Salvo.
Partito da seconda linea, ha atteso il suo momento e, favorito anche dall’infortunio di Lia, ha mostrato le proprie qualità in campo. Attirando a gennaio anche le attenzioni di qualche club importante, come il Catanzaro che milita in Serie B. Il giovane terzino è rimasto e si è ritagliato il proprio spazio prendendosi spesso la maglia da titolare (23 presenze): «L’inizio è stato duro, perché non riuscivo a trovare minutaggio, ma alla prima occasione ho cercato di dare il meglio. Sono stato titolare per diverse partite, poi l’espulsione (contro la Virtus Francavilla, ndr) ha condizionato il mio andamento perché tre giornate sono state eccessive. Sono contento della mia stagione, anche perché lo scorso anno con il Messina non ho mai giocato, mentre ora festeggio gol e salvezza e, da messinese, è molto bello».
Chissà se qualcuno tornerà a bussare alla porta della società per ingaggiarlo. A fine stagione si dovrà valutare anche la sua posizione: «Ho due anni di contratto, sono contento di stare a Messina, qui sono cresciuto. Penso solo a giocare, l’obiettivo è arrivare più in alto possibile».

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