La vittoria pesante e attesa da cinque turni è arrivata, i tre punti conquistati contro il Monterosi hanno permesso al Messina di ipotecare la salvezza e ritrovare serenità dopo un periodo di flessione, perlomeno in termini di risultati. Un successo liberatorio, che nel gioco degli incastri matematici permetterà ai peloritani di giungere più facilmente all’obiettivo permanenza nelle restanti tre giornate di campionato.
Sorrisi ma non solo. Perché le parole proferite in sala stampa dall’allenatore Giacomo Modica nel post-gara (ad alcuni suonate come un remake) hanno inevitabilmente offerto spunti di riflessione sul progetto attuale e futuro, su potenzialità e limiti del contesto peloritano, sugli sforzi e gli effetti prodotti del gruppo di calciatori che guida. Dichiarazioni che sembrano essere state tenute dentro per un po’ e tirate fuori quando i rischi di eventuali ripercussioni gravi sulla classifica fossero ridotte al minimo possibile. Tra riferimenti più o meno velati ad Amministrazione comunale, componenti interne e intero ambiente, qualcosa inevitabilmente accadrà nei rapporti tra il tecnico e la proprietà, che dovrà presto decidere se confermare l’allenatore o cambiare (per l’ennesima volta negli ultimi anni) le basi per pianificare l’avvenire. Al netto della volontà della controparte di volere restare, ovviamente.
Ma ci sarà ancora qualche settimana per valutare, ragionare, confrontarsi e tracciare una linea su ciò che è stato e sarà. Prima ci sono altri impegni ufficiali da affrontare, salvezza da blindare e poi chissà, rincorrere un sogno che dopo i ko con Foggia e Juve Stabia pareva essere accantonato. A cominciare dalla prossima partita, tanto sentita. Il derby con un Catania in crisi, attardato di cinque punti rispetto all’Acr, fresco vincitore di Coppa Italia che vale il pass per i playoff ma a rischio playout ancora.
Sarà una sfida di fuoco, sportivamente parlando. Lo si capisce già dalle dichiarazioni con cui la dirigenza etnea ha aperto la settimana. Ecco le parole del vice-presidente Vincenzo Grella: «I nostri tifosi sono delusi, arrabbiati e preoccupati alla luce delle tre sconfitte consecutive in campionato ma possiamo superare la difficoltà, insieme - ha detto -. La classifica dice che siamo ancora artefici del nostro destino e liberi di concentrarci soltanto sul nostro cammino. Sono sempre convinto di dover guardare avanti e non indietro, per dare il giusto impulso positivo, c’è però la piena consapevolezza di dover lottare per evitare i playout. Questo è un momento delicato, perciò mi rivolgo con la massima sincerità a tutti quelli che amano il Catania: con la loro presenza in massa sugli spalti e infondendo coraggio in ogni secondo della gara ai nostri calciatori, li renderanno certamente più forti in occasione della partita in programma domenica, che è la più importante della stagione. La squadra è rientrata in pullman soltanto in nottata, per via della cancellazione del volo di ritorno, di conseguenza si allenerà da domani svolgendo sedute più intense e andrà in ritiro già venerdì». Segnali chiari di quanto questo derby sia atteso. Servirà un Messina che non si faccia distrarre da nulla e dia tutto quello che ha dentro per regalare una grande gioia ai propri tifosi: sarebbe un’altra conferma delle qualità tecniche e morali di questo gruppo.
Messina, parla il campo ma non solo: le “frecciate” di Modica lasciano dubbi sul futuro
Sorride la classifica con la vittoria ritrovata dopo cinque turni. Catania all’orizzonte per finire il lavoro al meglio
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