«Ce l’abbiamo messa tutta per vincere, ma purtroppo la partita è andata per il verso sbagliato. Siamo pronti a rifarci già sabato a Castellammare», ha dichiarato il capitano del Messina, Antonino Ragusa, tra voglia di riscatto e rammarico per la sconfitta interna contro il Foggia che ha impedito ai giallorossi di festeggiare la salvezza anticipata e magari sognare... Note liete dai tifosi, nel giorno del record stagionale con quasi 7 mila presenze sugli spalti: «È stato un bellissimo colpo d’occhio, veramente bello aver portato tanta gente allo stadio perché vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto. Avremmo meritato di più e la gente avrebbe meritato un risultato diverso». Il ko, però, non ha intaccato la fiducia attorno alla squadra: «Sappiamo che c’è ancora da lavorare e ci manca qualche punto per essere tranquilli, ma una sconfitta non cancella quanto fatto di buono», ha aggiunto Ragusa, che ieri ha compiuto 34 anni (stesso giorno ma 22 anni per Carlo Cavallo) e che ha voluto festeggiare con i compagni con pasticcini a fine allenamento. Superato il “novembre nero”, nel girone di ritorno il Messina ha ritrovato equilibrio, prestazioni e soprattutto punti, risalendo in classifica verso posizioni più tranquille e riuscendo anche ad ambire a qualcosa di più, con la zona play-off distante quattro punti: «Ci serviva solo una vittoria per ritrovare fiducia. Abbiamo sbagliato qualche partita ma le prestazioni ci sono sempre state. Il gruppo è eccezionale, davamo sempre tutto ma non arrivavano i tre punti e questo un po' demoralizzava. Abbiamo sempre lavorato bene in settimana e i risultati sono arrivati perché credevamo in quello che facevamo ed eravamo sicuri che prima o poi ne saremmo venuti fuori». Adesso manca poco per il primo obiettivo, ma serve serenità anche per evitare cartellini rossi che, già ben 11 in casa, sono un record negativo: «Quando alcuni falli non richiedono il cartellino giallo ma vieni comunque ammonito sei condizionato – ha spiegato l’esterno giallorosso –. Mettiamo tanta cattiveria agonistica e non deve mancare mai. Non cerchiamo i rossi ma dobbiamo stare più attenti perché possono condizionare le partite. Per noi è un aspetto irrilevante, perché la squadra si è sempre comportata bene, rispettando tutti e non facendo mai mancare la prestazione», ha concluso Ragusa, che in stagione ha collezionato 30 presenze e 2 reti. Una condizione e un rendimento che sono cresciuti partita dopo partita e ora il capitano è concentrato sul finale di stagione: «A me stesso chiedo di concludere in bellezza. Sto bene fisicamente e voglio continuare con prestazioni di livello».