Che spettacolo! Il Messina sbanca anche Brindisi e continua il suo cammino da squadra consapevole, forte nei punti di forza, capace di soffrire e poi unita nel remare verso la stessa direzione. Prova di maturità in Puglia, prestazione sorniona, partita fatta propria coi singoli che hanno fatto ancora una volta la differenza: Zunno in forma straordinaria, strepitoso da “falso nueve” come da esterno. Poi capitan Ragusa rilanciato da titolare, con il passo smagliante sfruttato nella ripartenza “premiata” da Emmausso. Poi ancora Rosafio e un centrocampo che assicura qualità e quantità. Modica ha rimescolato le carte dietro, anche nell’ottica degli impegni ravvicinati, come ammesso nel post gara del “Fanuzzi”: dietro Polito accanto a Manetta, Dumbravanu spostato a sinistra, Salvo da titolare a destra. Poi maglie riassegnate nella ripresa, probabilmente mercoledì si rivedrà Ortisi a sinistra e Lia a destra, con Manetta e Dumbra centrali. Rientrerà Firenze, sarà curioso capire se prenderà il posto di uno tra Frisenna e Franco, considerando pure che molto delle scelte di Modica dipendono dal tipo di partita che il tecnico vuole e vorrà fare. Difficile toccare la “trequarti di fuoco”, ma chiaramente c’è l’altra soluzione di un Plescia che scalpita (potrebbe toccare a Rosafio riposare dall’inizio ed essere sfruttato come arma in corso d’opera?).
I piedi per terra restano il must, ma con giocatori in questo stato di forma continuare a volare è possibile. All’orizzonte tra mercoledì e domenica ci sono due sfide belle toste, Crotone e poi Benevento: formazioni d’alta quota, nel potenziale o nella realtà, ma che giocheranno attaccando e contro i quali il Messina potrà continuare a sfruttare le proprie armi, visto che ha dimostrato di fare particolarmente bene contro chi sta sopra o ambisce a starci.
Il Crotone sarà avversario ferito, visto che sabato ha gettato via la partita con il Giugliano, sciupando il doppio vantaggio acquisito nel primo tempo e suscitando le ire del nuovo allenatore Silvio Baldini. Ecco perché un avversario attrezzato, ma ferito, rappresenta un nuovo banco di prova di alto livello per il Messina che, pur senza ammetterlo ufficialmente, può ambire (lo dice la classifica, -1 dal Sorrento decimo, +10 dal Sorrento quintultimo) al piazzamento playoff.
Un Messina all’altezza dei propri sogni. A Brindisi un’altra prova di consapevolezza
Modica continua ad approcciarsi con il basso profilo, strategia giusta per mantenere inalterati i punti di forza
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