Domenica di grandissima serenità per il Messina dopo il blitz di Brindisi che di fatto ha chiuso il discorso relativo alla salvezza, nonostante le parole di rito pronunciate nel post-partita dalla truppa biancoscudata. Pranzo “in famiglia” per i calciatori, tutti riuniti in un noto locale sul mare: il modo più gioviale, per fare gruppo e approcciare alla gara infrasettimanale con il Crotone (calcio d’inizio mercoledì allo “Scoglio” alle 18,30). Alla vigilia quella calabrese era annunciata come una delle big di questo campionato, ma adesso vive un momento complicato con appena quattro punti di vantaggio su Fumagalli e soci. L’uomo in più. Con un Marco Zunno in queste condizioni, poi, il Messina sa di avere una clamorosa carta da sfruttare in ogni circostanza o momento della partita. A Brindisi sono arrivate altre due gemme, le prime in trasferta della sua stagione, con il giovane attaccante di proprietà della Cremonese che continua a destare l’interesse di numerose società in vista della nuova stagione. Anche per Zunno, l’uomo più utilizzato nelle prime dieci partite di questo girone di ritorno, l’obiettivo del Messina non cambia: «Resta sempre la salvezza - dice - una volta ottenuta, in maniera spensierata, non ci dovremo porre limiti perché è giusto sognare. Sul piano personale spero di non fermarmi, sono arrivato a sei gol e spero di farne ancora tanti altri che possano aiutare la squadra». La firma del capitano. Nel momento chiave della stagione, Nino Ragusa si è ripreso il Messina. È forte l’impronta lasciata dal capitano nelle recenti vittorie (non è un caso che la sua assenza sia coincisa con la sconfitta di Giugliano), con un rendimento impreziosito dal gol di Brindisi, il primo della sua stagione e che interrompe il lungo digiuno che durava dal 13 maggio 2023: «L’unità del nostro gruppo ha fatto sì che arrivasse una vittoria abbastanza netta - spiega a proposito del successo del “Fanuzzi” - ma credo che per sentirci liberi mentalmente manchino ancora 2/3 punti. Non dimenticheremo mai il periodo negativo che abbiamo vissuto e le critiche giuste che ci sono state, ma ora dobbiamo solo goderci il momento. Se il futuro, la classifica e il calendario diranno che potremo pensare ad altro, lo faremo».