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Un Messina carico alla prova Picerno, Modica: "Sarà cruciale non andare sotto"

Il tecnico dei peloritani è tornato anche sugli episodi arbitrali sfavorevoli di domenica scorsa in Campania

Giacomo Modica

«Voglio una squadra che abbia empatia al proprio interno e con la città, al di là della delusione maturata al novantesimo a Giugliano»: mister Giacomo Modica mostra idee chiare prima della sfida odierna contro il Picerno. «Abbiamo messo tutto da parte, lavorato bene durante la settimana - ha continuato nella conferenza pre-gara -. La squadra deve stare sul pezzo e competere, cercando di divertirsi come ha fatto fin qui».
Sono 25 i convocati, tutti disponibili a eccezione di Pacciardi. Plescia ieri ha lavorato con la squadra ma potrebbe partire dalla panchina non avendo svolto la settimana “tipo” di lavoro: pronto Luciani. Frisenna favorito su Franco, mentre Polito insidia Dumbravanu («sta facendo bene, è entrato in punta di piedi con qualità tecniche, fisiche e morali, ha voglia e ci sta dando una grande mano in assenza di altri») al centro della difesa accanto a Manetta. La principale novità è rappresentata dall’impiego di Ragusa per Zunno. Scontata la squalifica, dovrebbe tornare titolare Salvo: «Tre giornate sono tante, esagerate per quanto visto, spero non vi siano strascichi mentali».
Sull’avversario, vice capolista del girone, davanti ad autentiche corazzate con la forza delle idee e della programmazione, anche se nelle ultime due gare hanno ottenuto appena un punto: «Loro giocano assieme da due anni, hanno cambiato poco mantenendo l’intelaiatura di gioco, hanno un allenatore valido e non sono secondi per caso». Sul piano tattico si presentano con uno speculare 4-2-3-1, amano proporre e dunque oggi, al pari del Messina, potrebbero trovare difficoltà per via delle condizioni meteo avverse che probabilmente incideranno sulle condizioni del terreno: «Siamo molto simili per caratteristiche - continua Modica -, il campo potrà essere penalizzante, un handicap per squadre votate a un gioco un poco più offensivo rispetto ad altre. Bisogna stare attenti, l'importante è non andare sotto perché poi sarebbe difficile ribaltarla. Ricordo il vento con la Juve Stabia, diventa brutto lo spettacolo anche per chi sarà a vedere la partita».
Il tecnico dei peloritani è tornato anche sugli episodi arbitrali sfavorevoli di domenica scorsa in Campania: «Non è stato uno sfogo, ho parlato di dati di fatto, di rigori netti sullo 0-0 non chiamati e che potrebbero cambiare tutto. Nessuno ha chiesto più di quello che è nostro. Non abbiamo fin qui avuto un rigore a favore in casa, per il gioco che facciamo fa riflettere. Siamo il Messina e meritiamo rispetto, senza polemica. Ma ci potrebbero mancare punti che poi magari incidono a fine campionato».
Ultima, inevitabile battuta, sul maestro Zeman, costretto a lasciare la panchina del Pescara per problemi di salute: «Un pensiero da padre a figlio, sono vicino a lui. So come si sente, ha fatto una scelta dolorosa. Gli sarebbe piaciuto rimanere nel suo mondo, dentro il campo. Spero sia solo momentanea la “sospensione”, fisico è il problema ma mentalmente resta avanti a tutti».

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