Puntare ai playoff, provare prima a staccare il pass salvezza o continuare a seguire l’approccio “partita dopo partita”? Il Messina sta in “mezzo”, in classifica come nelle ambizioni: vive un momento sereno, al di là del passo falso di domenica scorsa in casa del Giugliano. Deve recuperare energie fisiche dopo il tour de force di campionato, ma mentalmente ha una consapevolezza tale da potere ripartire con decisione e spirito adeguato ad affrontare un avversario tosto come il Picerno vice capolista. Una squadra, quella siciliana, che vuole e può giocarsela con tutti. Questa è l’attitudine che caratterizza il gruppo di Giacomo Modica e così sarà anche domani. Guardando alla classifica, si può dire tutto e il contrario di tutto. I playoff sono ora a -4 ma il sogno, pronunciato per primo dal presidente Pietro Sciotto quando la situazione era nettamente più delicata, appare ancora nettamente alla portata. Specie se si dovesse continuare con il rendimento di inizio 2024. I punti dalla Turris che occupa l’ultima posizione nella griglia playout sono 7, distanza che consegna una serenità tale da potere andare sul rettangolo verde senza sentirsi con l’acqua alla gola. E in questo contesto va anche inquadrato il distacco dalla penultima, che potrebbe evitare la disputa degli spareggi permanenza. Lo stare a metà nella “zona cuscinetto”, vivere un torneo senza troppe ansie, obiettivo primario stagionale, può anche rappresentare una spinta in più nella serenità. Calcoli e pensieri che in questo momento si fanno probabilmente più all’esterno, tra addetti ai lavori e tifosi, piuttosto che nello spogliatoio. Dove l’unico pensiero deve essere il tornare a fare punti e trovare la formula giusta per affrontare il Picerno. Paradossalmente, anche se si tratta di un avversario che vanta 14 punti in più dei peloritani, può essere uno di quelli con cui l’Acr può trovarsi “meglio”. Perché con il 4-2-3-1 di Longo, speculare a quello di Modica, può esaltarsi negli spazi e fare valere le qualità offensive così come già accaduto con formazioni come Cerignola (nonostante la sconfitta), Casertana, Avellino e Sorrento. Mentre con le squadre chiuse, i peloritani rischiano di faticare di più. Per quanto riguarda la formazione, verso il rientro dall’inizio Peppe Salvo in difesa, così come si dovrebbe rivedere Frisenna davanti alla difesa accanto a Franco. Dubbio in attacco con Luciani che pare favorito su Plescia (non al massimo). Non dovrebbero esserci altre novità sostanziali: con Manetta, Dumbravanu e Ortisi (ma occhio a Polito) a completare la retroguardia. Mentre sulla trequarti si andrà avanti con Zunno, Emmausso e Rosafio.