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Messina, solo un incidente di percorso

A Giugliano interrotta la striscia positiva di sei risultati ma non vanno messe in discussione le certezze acquisite

La sconfitta di Giugliano ha interrotto la striscia di sei risultati utili consecutivi del Messina, ma non deve intaccare il buonumore e la consapevolezza in sé stessi che il gruppo biancoscudato ha acquisito con l’ottimo rendimento degli ultimi due mesi. La rete dell’ex Salvemini al 90’ ha cambiato l’esito di un match nel quale il pareggio sarebbe stato il risultato sostanzialmente più giusto, con un primo tempo totalmente di marca biancoscudata e una ripresa nella quale sono i campani a farsi preferire, soprattutto perché il Messina arretra il proprio baricentro, non riuscendo più a pungere come nella prima frazione.
Le analisi. Oggi, alla ripresa della preparazione in vista della sfida con la vicecapolista Picerno di domenica (calcio d’inizio al “Franco Scoglio alle 14,00), Giacomo Modica dovrà riavvolgere il nastro del match del “De Cristofaro”, analizzando quel calo insieme alla squadra. Capire dopo finiscono stanchezza e fisiologico abbassamento della tensione e dove iniziano i meriti (che ci sono) del Giugliano. Nel post-partita, il tecnico biancoscudato ha puntato il dito sui subentrati dalla panchina, incapaci di dare ritmo e nuova linfa alla squadra, ma soprattutto ha aperto con durezza il capitolo relativo alla questione arbitrale. A Giugliano il Messina avrebbe meritato sicuramente un calcio di rigore: netto il fallo di mano commesso da Cargnelutti dopo appena nove minuti sul tocco in area in Zunno e su cui l’arbitro D’Eusanio ha lasciato giocare, ritenendo l’intervento non punibile; fischiabile anche il placcaggio di Oyewale su Plescia sempre nel primo tempo. Pure in questo caso l’interpretazione arbitrale è sbagliata, facendo aumentare quel credito che Fumagalli e compagni possono vantare nel gioco del “dare-avere” relativo alla decisioni delle giacchette nere.
L’ultimo rigore in casa... I biancoscudati quest’anno hanno avuto due rigori a favore (quattro contro), arrivati entrambi in trasferta: al “Franco Scoglio”, dato quasi clamoroso, il Messina non si vede assegnare un tiro dal dischetto dal 19 maggio 2021, quando Ciro Foggia realizzò il momentaneo 2-0 nella partita vinta 4-1 con il Rende.
Le distanze. Al di là dell’evidente rammarico per gli atteggiamenti arbitrali, i biancoscudati hanno tutte le carte in regola per riprendere sin dalla gara di domenica con il Picerno il cammino interrotto a Giugliano, perché, con la zona playout che rimane a distanza di sicurezza (sette punti sulla Turris quintultima), il Messina deve continuare a dare per raggiungibile l’obiettivo dei playoff (quattro lunghezze da Giugliano e Sorrento).
Rientrano Salvo e Ragusa. Con il Picerno, Modica avrà nuovamente a disposizione Salvo e Ragusa. Al rientro dalla squalifica, ed entrambi sono candidati a riprendersi la maglia da titolare, con il capitano che entrerà in ballottaggio con Rosafio, in campo a Giugliano dopo due settimane di stop, ma apparso non ancora al top. Restano da valutare le condizioni di Pacciardi, out per problemi alla schiena dal 2-2 con la Turris del 27 gennaio.

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