Un girone d’andata difficile alla Spal, poi l’approdo rigenerante a Messina per Marco Rosafio, già protagonista nelle prime due uscite in biancoscudato, nelle quali ha dimostrato di essere assolutamente in grado di fare le differenza nel campionato di Serie C.
Un ritorno atteso, fortemente gradito dalla piazza che non ha mai dimenticato quella stagione in D da 12 gol che permise a Rosafio di rilanciare la propria carriera: «A Ferrara ho avuto qualche problema fuori dal campo - dice ad “Antenna giallorossa” - e ho passato un periodo un po’ particolare. La squadra era partita per vincere il campionato, ma ci siamo trovati in bassa classifica e non è stato facile: io ho giocato poco, ho perso condizione e non sono riuscito a reagire a livello caratteriale per aiutare il gruppo. Così con il direttore sportivo Fusco abbiamo deciso di fare un’altra esperienza e allora sono stato io a chiamare Roma perché c’eravamo già sentiti in estate. Avevo bisogno di sentirmi a casa, ritrovare la gioia di giocare e mettermi in discussione: è iniziata la trattativa, ho spinto anche con Fusco che era felice di mandarmi a Messina, sia perché conosce mister Modica, ma anche perché vedeva la mia voglia di tornare ».
Pungente anche nella sfida poi persa con l’Audace Cerignola, Rosafio ha dimostrato tutto il proprio talento nella gara di Caserta, nella quale ha dimostrato di poter formare un duo estremamente imprevedibile con Michele Emmausso: «In questa squadra c’è tantissimo a livello umano - continua - ma anche caratteristiche tecniche importanti e per il mister è potenzialmente tra le migliori che abbia mai allenato. Ci sono corsa, forza e qualità e si vede anche negli allenamenti: i grandi, poi, hanno una grande voglia, penso a Fumagalli che vuole migliorarsi giorno dopo giorno e se magari un allenamento non va come vorrebbe, entra nello spogliatoio arrabbiato».
Proprio in attacco, però, il Messina sta accusando alcune difficoltà, con gli uomini maggiormente attesi come Ragusa e Plescia che faticano a incidere: «Difficile discuterli - spiega Rosafio - anche se oggi i numeri sono a loro sfavore perché ci si aspettava qualche gol in più, ma magari basta che ne arrivi uno per sbloccarli mentalmente. Hanno caratteristiche importanti per la categoria e io li capisco, perché ho vissuto la stessa situazione. Quando sei in difficoltà non è facile svoltare da un momento all’altro, però sono giocatori importanti che hanno tutto per far bene».
Dopo la vittoria di Caserta, ecco il match col Taranto che può definitivamente rilanciare le ambizioni del Messina, fuori dalla zona playout dopo il blitz del “Pinto”: «Non voglio dare peso alla classifica - conclude Rosafio - preferisco pensare con serenità di partita in partita. Troppe pressioni non vanno bene, ma dobbiamo essere consapevoli che non possiamo mai sbagliare atteggiamento, perché se lo azzecchiamo ce la giochiamo con tutti. Taranto? Quella di Antonini sarebbe una bella perdita, ma conosco personalmente Miceli che è appena arrivato, un ottimo giocatore che però nella Turris ha giocato poco. Hanno una rosa importante e noi dobbiamo preparare la partita bene, metterci la testa e poi vediamo cosa accadrà».
Rosafio: "Ho rivoluto fortemente il Messina"
L’attaccante è felice di questa seconda esperienza in Sicilia. Sul Taranto: «Mentalizzati ce la giochiamo con tutti»
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