Al Messina serve un’impresa a Caserta, ma si ferma un altro giocatore. In panchina un figlio d’arte
La defezione dell’ultimo minuto è quella dell’esterno d’attacco Cavallo in casa Messina, fermato dalla febbre. Si aggiunge a quelle per squalifica di Ortisi e Scafetta, a quelle per infortunio di Frisenna e Buffa, mentre del terzino sinistro Tropea, prossimo all’addio, si sono perse le traccie: cinque elementi che vengono meno, tutti under, che comporteranno novità sicure nello scacchiere peloritano nell’odierno, difficile match (a porte chiuse) in casa della vice capolista Casertana. Tra i convocati si rivede Damiano Lia, non ancora al top ma che stringe i denti, così come gli ultimi due arrivati: il portiere Piana e l’esterno mancino Zona. Ci sono anche due giovanissimi centrocampisti: Jacopo Fumagalli (figlio del portiere Ermanno) e Giovanni Quattrocchi. Modica per fare “quadrare” i conti nel minutaggio potrebbe lanciare Zona dall’inizio, mettendo Zunno (a segno nell’ultima gara interna persa col Cerignola) da “falso nueve” in un 4-2-3-1, variante del classico 4-3-3, che vedrebbe alle sue spalle un gran trio composto da Rosafio, Emmausso e Ragusa. Dunque potrebbe esserci un turno di riposo per Plescia. Per il resto Fumagalli tra i pali, a destra Salvo, a sinistra probabile esordio di Zona per potere, appunto, rientrare nel “minutaggio”. In mediana a questo punto Firenze e Franco. Giunta in panchina unica alternativa, a meno che, in questa gara non si eviti la “caccia” ai contributi. Difficile però. Tra gli avversari ci sono alcuni ex come Damian, Matese e Montalto (per i rossoblù, Fumagalli e Polito), oltre al messinese Calapai. Dovrebbe partire dalla panchina l’ultimo arrivato Deli, mentre Bacchetti sarà al centro della difesa al posto di Celiento. Ancora fuori Aya e Fabbri L'Acr avrà di fronte un avversario davvero tosto, in serie utile da 12 turni con nove vittorie e tre pareggi. L'ultima volta che ha perso risale a metà ottobre, numeri che fanno comprendere quanto passare al “Pinto” o anche strappare punti sarà complicato, contro una squadra costruita di corsa dopo l'ammissione ma davvero strutturata e di spessore. Anche se, tra le mura amiche, il rendimento dei Falchetti è peggiore di quanto sia in trasferta, a differenza del Messina che fuori casa fin qui ha ottenuto bottino pieno solo col Monterosi. Sarà una sfida nella sfida tra due "zemaniani", Modica e Cangelosi, dopo l’1-1 dell’andata. Il primo non ha parlato alla vigilia, il collega invece ha così presentato il match: «Il Messina è un ostacolo complicato, al di là della classifica, perché ha una propria identità. Si tratta di una squadra che sa quello che deve fare, delle volte ci riesce e altre meno ma ha messo in difficoltà tante squadre, anche forti, soprattutto in casa. Ha fatto soffrire il Cerignola in inferiorità numerica, quindi servirà attenzione massima perché da parte loro mi aspetto un atteggiamento agguerrito, si trovano in una posizione di classifica delicata e dovranno moltiplicare le forze per provare a fare risultato ovunque. Tolta la Turris, che è la più vicina alla zona playout, il distacco da quelle più avanti comincia ad essere elevato».