Il Messina formalizza le due “toppe” attese ormai da tempo, quella del secondo portiere dopo la recente partenza di De Matteis, così come quella ancora più necessaria del terzino sinistro, carenza cronica che si è trascinata praticamente da inizio campionato, considerato l’impiego praticamente nullo dell’annunciato partente Tropea e l’adattamento di Ortisi.
Per quanto riguarda il ruolo di secondo di Ermanno Fumagalli, titolare inamovibile per leadership e qualità tecniche, è stato scelto Edoardo Piana, classe 2003 che arriva in prestito fino a giugno dall'Udinese, squadra con cui vanta diverse convocazioni in Serie A in gare ufficiali pur senza mai esordire. Una scelta ben precisa della dirigenza, perché si è sempre cercato un profilo che accettasse di fare il dodicesimo e non avesse costi per le casse societarie, considerato il già previsto ridotto impiego all’orizzonte. Erano stati fatti sondaggi per altri estremi difensori, ma alla fine non si era mai arrivati alla chiusura, invece giunta per Piana.
Discorso diverso per il terzino sinistro, un’autentica “maledizione” di questa stagione. Alla fine la decisione è ricaduta su Samuele Zona, classe 2002 arrivato in prestito dall'Arezzo, squadra che milita nel Girone B di Serie C. Un’idea che già si stava vagliando all’interno del club da qualche giorno (ne avevamo anticipato “l’identikit” martedì scorso), sul quale si è poi affondato anche in questo caso dopo altri affari venuti meno. Non è un mistero, infatti, che la prima scelta, fosse Salvatore Dario La Vardera, profilo già bloccato da tempo con un accordo raggiunto con il Cosenza, che poi (al pari dell’attaccante Arioli) ha preferito andare a Monopoli per le condizioni generali migliori che sarebbero state offerte dal club pugliese in termini di residenza, servizi e bonus. Sarebbero stati valutati altri elementi, uno in uscita dalla Serie B e due dallo stesso girone del Messina, ma alla fine si è deciso di puntare su Zona, che sino a questo momento è stato utilizzato pochissimo ma che si era messo in mostra in Serie D e vanta la “benedizione” della Gio’sport, agenzia di procuratori che dalla scorsa stagione tiene un rapporto forte con la proprietà dei peloritani, confermata anche in questa occasione. Il calciatore romano, cresciuto tra Casalotti, Roma, Lazio, Fondi e Aprilia, in prima squadra è arrivato a Rieti con un discreto score da titolare in due prima del passaggio all’Arezzo. Nella stagione in corso ha totalizzato appena due presenze tra campionato e coppa per un totale di 59 minuti giocati, “chiuso” da altri compagni. Probabilmente, non proprio quello che la tifoseria si aspettava dopo tanta attesa. La “telenovela” si è comunque chiusa.
Adesso, dopo i primi tre arrivi in prestito, la “squadra mercato” con il ds Domenico Roma attivo e il presidente Pietro Sciotto a fare da “regista”, dovrà riempire le altre caselle mancanti (difensore centrale in primis, ma si starebbe cercando anche un centrocampista under) e magari garantirsi qualche altro colpo alla Rosafio se si vuole davvero puntare a una salvezza senza patemi o sognare qualcosa in più, come detto più volte dalla proprietà. Quanto fatto finora, pare difficilmente poter bastare. Chissà se avrà convinto Modica.
Messina, le “toppe” sono Piana e Zona
Colmate le lacune più urgenti, salgono a tre le operazioni invernali, tutte in prestito. Adesso si alzerà l’asticella?
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