Due pedine importanti sulle quali il Messina che punta a risalire ancora la china in campionato, farà leva di certo nel girone di ritorno: Vincenzo Plescia e Marco Firenze. Prima parte di stagione in chiaroscuro per entrambi, elementi che possono fare la differenza e lo hanno dimostrato, con caratteristiche diverse ma certamente utili a lasciare il segno con la maglia biancoscudata. Dopo qualche mese trascorso a difendere i colori dell’Acr, tracciano un primo bilanci orientandosi anche al futuro.
A cominciare dalla punta ex Avellino, reduce dall’intervento alla mano che lo ha tenuto fuori nell’ultima sfida col Monopoli, ma già in campo: «Il recupero procede alla grande - ha detto attraverso i canali ufficiali del club -, ho tolto i punti, sto migliorando anche con la mobilità della mano, pensavo peggio onestamente». Nessuna paura, anche se sul rettangolo verde spesso le ha più prese che date: «Sì, capita, lotto e vado a contrasto. Diciamo che ho preso pochi falli ma le decisioni le prendono gli arbitri e tocca rispettarle». Ripresa del lavoro dopo i cenoni «con qualche chilo in più forse - dice con il sorriso che non gli manca mai -, ma sempre vogliosi di dare il massimo. Già iniziando subito a fare un grande allenamento d’intensità». Come gli ha chiesto mister Modica: «Ha voluto sapere come ci siamo comportati con l’alimentazione e se abbiamo seguito il programma di mantenimento fisico, ci ha detto di partire forte che il campionato tra poco riprende e dovremo farci trovare pronti».
E Plescia ha voglia anche di ritrovare la via della rete: «È una cosa che mi manca ma sono sicuro che arriverà, con l’aiuto dei compagni. Non deve essere motivo d’ansia». Bilancio del girone d’andata con voto personale sufficiente, mentre per la squadra «ci sono stati alti e bassi, con la serie di sconfitte di fila che ci ha penalizzato ma dopo la quale siamo stati bravi a reagire. Ora vogliamo riprendere da dove avevamo finito». Si ripartirà in casa, dal Cerignola: «Ha più punti di noi ma guardiamo a noi stessi, tra qualche giorno studieremo la sfida. È una squadra difficile da affrontare, come tutte quelle del Girone C, ma ci faremo trovare pronti».
Riparte coi “galloni” del titolare, davanti alla difesa, Firenze, partito con qualche intoppo fisico che ha portato Modica a preferirgli inizialmente altri, ma ora da play si è ritagliato uno spazio importante, quasi cruciale, nello scacchiere biancoscudato: «Dobbiamo riprendere con entusiasmo perché abbiamo chiuso il girone d’andata crescendo. La prossima settimana sarà “tipo”, va dato tutto perché troppo pesante fare subito risultato in casa, perché sicuramente i nostri obiettivi passano dai punti ottenuti tra le mura amiche». Sul piano personale, fondamentale avere continuità di impiego, per continuare a mostrare ciò che sa fare: «Mi mancava, è indispensabile per me, per giocare sui livelli che penso di potere raggiungere. Sono contento ma so che posso fare molto di più, sono autocritico, non sono mai soddisfatto pienamente. devo crescere ancora e so che posso farlo».
A livello di punti, i 19 con cui il Messina ha chiuso il girone d’andata non soddisfano pienamente il calciatore ligure: «Ci è mancata qualcosa, nel mese in cui non abbiamo portato nulla a casa. È stato un periodo tanto negativo, ma da quello abbiamo capito cosa non dobbiamo fare più e su cosa lavorare quotidianamente per far si che non si ripeta». Un passaggio, senza retorica, anche sull’imminente sessione di mercato sul qualche il Messina dovrà operare con innesti mirati che possano innalzare ulteriormente il livello tecnico e della personalità nell’organico: «Ora mi auguro che la società faccia in modo che qualcuno venga a darci una mano perché ne abbiamo bisogno. Ripartiremo con il Cerignola per ripeterci come nelle ultime partite giocate».
E magari sul piano personale ritrovare la via della rete, come quella segnata all’andata siglata sul campo del Cerignola che è valsa il 2-2 finale e un punto prezioso per i giallorossi: «È stato bello, poi purtroppo sfortunatamente non me ne sono capitate altre, oppure quando ce le hanno fischiate non ero più in campo, come nell’ultima gara interna contro il Monopoli. Era per me la mattonella perfetta, peccato, ma speriamo di rifarci».
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