Chiusura del girone d’andata a quota 19 punti, rendimento complessivo sotto la sufficienza e con le speranze deluse di potere chiudere l’anno fuori dalla zona playout. La proprietà ci sperava vivamente e chiaramente lo aveva dichiarato alla vigilia del match pareggiato tra le mura amiche contro il Monopoli. Da qui arrivano i rimpianti, perché il primo tempo giocato venerdì al “Franco Scoglio” ha mostrato una squadra ritrovata dopo i tre risultati utili consecutivi, purtroppo sciogliersi dopo aver subito un gol evitabile, frutto di una disattenzione, e poi non riuscire a mettere nuovamente sotto un avversario assolutamente alla portata e in difficoltà. Un’occasione persa? Senz’altro.
Per la terza stagione di fila, il Messina si trova ad affrontare l’anno che verrà nella dimensione di dovere rincorrere, ma chiaramente in una posizione meno disperata delle due precedenti in Lega Pro. Anzi, sarebbe bastato veramente poco per mettere la testa fuori, ma ciò non significa che non si dovrà intervenire in sede di mercato per migliorare una rosa che, anche nell’ultima sfida, ha mostrato lacune nel rapporto profondità-qualità.
Sarà, come le due precedenti annate, rivoluzione? Porte girevoli di certo, perché questi mesi hanno portato a riflessioni su chi ha rispettato le attese e chi è stato al di sotto delle aspettative, su cosa serve e cosa può bastare. Ci saranno cessioni e acquisti, ma senza ribaltamento tecnica (leggasi cambio in panchina avvenuta gli anni passati) la traiettoria operativa sarà coerente con quella fin qui seguita.
Sono già andati via due giocatori, come da comunicato di ieri della società: si tratta del difensore Michele Ferrara (promesso sposo della Fidelis Andria, già vicino all’addio la scorsa estate prima del rinnovo contrattuale e delle piccate esposizioni social, che hanno fatto “notizia” più del valore delle sue prestazioni in campo) e del secondo portiere Jacopo De Matteis. Per entrambi risoluzione contrattuale. In uscita potrebbero esserci altri elementi, soprattutto under, come Tropea, Cavallo, Darini, Buffa e forse anche Luciani. Probabile l’addio anche del maltese Zammit, scarsamente utilizzato, penalizzato dal “minutaggio” ma non lanciato nella mischia neppure col Monopoli.
In entrata l’obiettivo numero uno è il terzino sinistro. In questo senso, sembra chiusa la trattativa con il Cosenza per il prestito del 21enne palermitano Salvatore La Vardera. Ma qualcosa andrà fatta anche in altri ruoli, dal difensore centrale a un centrocampista, fino all’attacco, reparto che sembra il più necessitante di alternative proprio per il tipo di gioco praticato da Giacomo Modica, offensivo per natura, ma che paradossalmente non si è palesato nel trovare il gol con continuità, pur l’Acr giocando anche a bene a fase alterne, come nel brillante primo tempo dell’ultimo turno di campionato.
Messina, ora spazio al mercato, due giocatori sono già ai saluti
Ferrara e De Matteis i primi addii. La squadra ha concluso il girone d’andata chiuso a 19 punti, in zona playout col sapore dolceamaro. L’ultima sfida di campionato ha confermato la necessità di intervenire sulla rosa nel rapporto qualità-profondità
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