Messina allineato alla missione: ora è “corto”, compatto e determinato. Ma perde il suo bomber
Una nota stonata nello spartito suonato alla grande dal Messina nelle ultime tre settimane: Vincenzo Plescia si è procurato una frattura scomposta alla mano sinistra a seguito di uno scontro di gioco a Potenza, che l’ha costretto ad abbandonare il terreno di gioco del “Viviani” dolorante. Il calciatore ex Avellino dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico per comporre la frattura alla falange del dito medio. Plescia è stato sottoposto ad esami radiografici all’ospedale “Piemonte” dopo il rientro da Potenza, accompagnato dai dirigenti, su indicazione del medico sociale, Nino Puglisi, presente nella trasferta lucana. Dopo alcuni consulti e valutazioni, è stato deciso che stamattina sarà sottoposto ad intervento chirurgico alla clinica Cot, operato dell’equipe medica del dottor Domenico Spinella, specialista in chirurgia della mano. Tornando alla gara giocata in Lucania, il pareggio conquistato allunga a tre i risultati utili consecutivi, muovendo ancora la classifica e portandosi a quota 18 punti. Tra gli aspetti positivi, di certo c’è il non avere subito gol per la terza partita consecutiva, elemento questo che fa emergere l’approccio cambiato dal tecnico Giacomo Modica, “zemaniano” nella formazione e nella mentalità, ma che dopo alcuni esperimenti si è “calato” nell’obiettivo salvezza, badando al sodo e al concreto per ottenere quanto non era arrivato nel “novembre nero” dell’Acr che aveva messo in discussione valore dell’organico ma anche idee di un tecnico scelto proprio per divertire grazie all’innata trazione anteriore. Che però, altro aspetto incontrovertibile guardando ai numeri (15 gol fatti, secondo peggior attacco dopo il Brindisi con 14), fatica a manifestarsi per sviluppo e stato proprio degli elementi, offrendo altri “suggerimenti” verso il mercato che aprirà i battenti con il nuovo anno, a gennaio del 2024. Rinforzi fondamentali per allineare caratteristiche a prospettive, però oggi il Messina ha ritrovato solidità nel proprio essere squadra. Corta e compatta, decisa in ciò che vuole. Come a Potenza l’obiettivo era intanto non perdere, non prenderle e poi provarci ma senza scoprirsi. Aggiungere un altro tassello nel “piano di crescita”, nel tentativo di arrivare al giro di boa con una quota punti che permetta al club di trascorrere festività natalizie in totale serenità. A tal proposito, c’è l’assist dell’ultima gara del 2023, quella che vedrà i peloritani opposti venerdì sera al Monopoli. Una vittoria vorrebbe dire “girare” a 21 punti, ma soprattutto superare gli stessi pugliesi, attualmente appaiati ai biancoscudati, tirandosi fuori dalla zona playout. Un’occasione ghiotta che va conquistata così come sono arrivati gli ultimi brillanti riscontri: solidità, unione interna, continuità nelle certezze (come il funzionale assetto a centrocampo) e magari anche la spinta del pubblico che nel derby vinto col Catania è stato un fattore.