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Messina, cinque gol per pensare positivo sulla strada della salvezza

I biancoscudati preparano lo scontro diretto in programma sabato a Teramo contro il fanalino di coda Monterosi. Nel test contro la Primavera a segno Zammit, Ragusa, Zunno, Plescia ed Emmausso

Lo scontro-salvezza sul campo del Monterosi si avvicina e il Messina aumenta i ritmi per farsi trovare pronto a uno degli appuntamenti più importanti della stagione, un match tra due squadre in lotta per evitare la retrocessione diretta e i playout. In vista della delicata sfida di sabato pomeriggio (ore 16.15) i giallorossi di mister Giacomo Modica sono stati impegnati, ieri pomeriggio, in un allenamento congiunto al “Marullo” di Bisconte contro la formazione Primavera allenata da Carmelo Mancuso.
Prove di modulo e uomini per il tecnico giallorosso che, nei tre tempi da 20 minuti, ha impiegato tutti gli elementi arruolabili: a parte il portiere Fumagalli, fermi, invece, il difensore Darini, l’esterno Lia e i centrocampisti Buffa e Giunta che, infortunati, difficilmente ci saranno a Teramo.

Il test

De Matteis tra i pali (per 60 minuti), Salvo, Polito, Ferrara e Ortisi i quattro di difesa, Scafetta, Firenze e Frisenna a centrocampo, che potrebbe anche essere quello titolare considerando la squalifica per un turno di Franco, mentre in attacco Ragusa e Zammit ai lati di Zunno, schierato, come a Foggia da “falso nueve”.
Si parte con i tentativi di Ragusa e Frisenna, insidiosi ma imprecisi, e di Scafetta, neutralizzato da Di Bella, solitamente terzo portiere in prima squadra. Il Messina insiste e, in due minuti, va a segno due volte: prima Zammit approfitta di un disimpegno errato della giovane difesa e, con il destro, insacca, mentre poco dopo un perfetto lancio di Firenze pesca in area Ragusa che controlla e firma il raddoppio.
Tanti cambi nel secondo mini tempo: in difesa confermato Salvo e dentro Manetta, Pacciardi e Tropea, con Ortisi avanzato a centrocampo con Cavallo e Scafetta, mentre Emmausso in appoggio alle due punte Luciani e Plescia, più libero di muoversi, spesso indietreggiando a suggerire il passaggio. Proprio l’attaccante ex Avellino sfiora due volte il gol su invito di Ortisi, ma Di Bella si supera, e con una conclusione di controbalzo da fuori area che finisce di poco a lato.
Nel terzo e ultimo tempo in campo Polito e Tropea sugli esterni e Manetta e Pacciardi in mezzo; a centrocampo Frisenna, Firenze e Ortisi, mentre in attacco un tridente “puro” con Ragusa, Plescia e Zunno. Quest’ultimo firma il 3-0 con un diagonale dalla sinistra, mentre il poker nasce da un’azione sulla destra con Ragusa che serve in mezzo Plescia per un comodo appoggio a porta vuota.
Continuano le prove per mister Modica, che rivoluziona ancora la squadra: fuori Ragusa, Zunno, Plescia, Pacciardi, Frisenna e Ortisi, dentro Emmausso, Luciani, Cavallo, Zammit, Ferrara e uno spezzone di gara anche per Franco. C’è ancora il tempo per una ripartenza di Tropea che, steso in area, guadagna un rigore trasformato da Emmausso, mentre nel finale i ragazzi di Mancuso provano a impensierire De Matteis con le conclusioni di Paratore, Quattrocchi e con la punizione vincente di Galvagna per il 5-1 finale, quasi a confermare la “maledizione” del Messina sui calci piazzati.

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