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Firenze suona la carica: “Messina, adesso sono pronto”

Giocatore di talento sul quale lo staff tecnico punta molto ma che non è ancora riuscito a trovare continuità. Sul ruolo: «Ne ho fatti tanti, da play tocco più palloni e posso sfruttare la mia qualità»

Appena qualche giorno fa, presentando la gara poi persa tra le mura amiche contro il Latina, mister Giacomo Modica era stato chiaro su ciò che si è aspetta dal Marco Firenze: «Le sue doti tecniche non si possono discutere , ha avuto problemi fisici ma per essere inamovibile deve darmi quelle garanzie che ancora non ho visto, quell’agonismo nel dimostrare nelle due fasi del centrocampo, altrimenti sarò valutato come gli altri». Preso e scelto per fare la differenza, originario di Genova ha fatto vedere sin qui solo a sprazzi le sue qualità, seppur dirigenza e staff tecnico questa estate abbiano puntato apertamente su di lui.
A che punto è la sua marcia d’avvicinamento verso una piena condizione fisica? Ha risposto qualche giorno fa, partecipando all’evento Sky: «Ho accusato un problema fisico che non era quello che si pensava ma qualcosa di più serio, dopo una buona partenza, che mi ha condizionato - ha detto -. Mi sono fermato per curarmi, altrimenti avrei rischiato di causare ancora più danni. Adesso il peggio è alle spalle».
Parlando del rapporto e delle scelte di Modica, ha poi riferito: «Le scelte le prende lui, io sono a disposizione, da due settimane sono rientrato, sono pagato per allenarmi poi la domenica decide l’allenatore chi sta meglio. Cerco di dare una mano quando mi viene chiesto, soprattutto ai ragazzi più giovani che hanno bisogno di supporto sia dentro al campo che fuori. Devo trovare continuità che per me è la cosa più importante, so per il mio trascorso che posso dare tanto». Da mezzala, da play o da esterno d’attacco poco importa, l’importante è riuscire a fare la differenza: «In B ho fatto diversi ruoli, dal quinto alla seconda punta, trequartista o punta. Quest’anno mi stavo divertendo giocando davanti alla difesa, se tocco tanti palloni ho più possibilità di mostrare le mie qualità».
Sul rendimento della squadra, in calo nelle ultime giornate: «Anche come squadra siamo partiti bene, facendo buone cose esaltando le nostre caratteristiche, partendo da una squadra giovane con tanti elementi alla prima esperienza in questo campionato. Ma è un torneo che non aspetta e ora stiamo vivendo un momento difficile. Dobbiamo cercare di invertire la rotta al più presto facendo punti, non c’è tempo da perdere».
A partire da Foggia: «Ho giocato allo “Zaccheria” quando era pieno e mi ha impressionato. Nel nostro girone giochi in ambienti non facili e in stadi importanti come il nostro e come il prossimo dove andremo».

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