Sono i numeri a inchiodare il Messina alle proprie responsabilità, al di là di una classifica che inizia anche a farsi preoccupante. Nonostante gli appena 12 gol segnati, meglio solo di Giugliano, Catania, Brindisi e Foggia (appaiate a quota 11), tra i calciatori salvati dalla critica c’è Vincenzo Plescia, il centravanti designato del tridente di Giacomo Modica. Tre reti in campionato, tra cui quelle decisive per le vittorie con Avellino e Giugliano, prima del blackout offensivo dell’intero gruppo biancoscudato, con gli zero gol nelle sconfitte con Brindisi, Taranto, Benevento e Latina. In mezzo, l’episodica gara di Crotone (un pirotecnico e casuale 3-3 con le prime volte di Giunta, Luciani e Polito), col Messina che si è inceppato soprattutto al “Franco Scoglio” rimediando tre ko di fila. Ecco perché il clima si è fatto pesante, con il confronto acceso anche all’interno dello spogliatoio sia nell’immediato post-partita con il Latina che alla ripresa della preparazione. Momento delicato, ma sono stati tanti i tifosi, soprattutto giovani, presenti nel punto vendita Sky di via Tommaso Cannizzaro, nell’arco delle iniziative organizzate con il patrocinio della tv ufficiale, insieme a Now, della Serie C. Una risposta d’affetto che sorprende anche Plescia: «Sono molto felice che ci siano state così tante persone e sinceramente non me l’aspettavo dopo la sconfitta con il Latina. Questo è un segnale in più da trasmettere alla squadra, per far capire quanto abbiamo bisogno del sostegno della gente in questo momento. Tra di noi c’è stato un confronto come giusto che sia, anche all’inizio della settimana in vista della partita di Foggia: c’è qualcosa che non va e dobbiamo capire sin da subito cos’è, prima che sia troppo tardi. In tutti noi, comunque, c’è voglia di fare bene, siamo un bel gruppo e posso sottoscriverlo, ma dobbiamo dare l’anima in campo, ancora di più di quanto stiamo facendo adesso e che evidentemente non basta». In chiave attacco, però, il dito è puntato soprattutto sul rendimento degli esterni. Emmausso (due gol) è salito sul banco degli imputati per i fischi ricevuti dalla tifoseria ed è stato scaricato anche dallo stesso Giacomo Modica, suo primo “sponsor” nell’approdo a Messina, ma che nelle ultime settimane non ha lesinato critiche nei suoi confronti. Poi c’è Nino Ragusa, un vero e proprio caso e ancora fermo a zero gol e zero assist come gli under Cavallo e Zunno. Per Plescia, invece, pochi palloni giocabili nelle ultime settimane e anche l’espulsione di “generosità” e frustrazione con il Brindisi. Lui, però continua a dare un contributo apprezzato dai tifosi, prendendo botte e agendo troppo spesso isolato tra i difensori delle squadre avversarie: «Mi aspettavo di iniziare forte anche sul piano realizzativo, perché immaginavo che gli attaccanti facessero bene conoscendo mister Modica, ma non immaginavo questo calo, nonostante siano cose che nel corso del campionato possono succedere. Occorre rialzarsi subito, abbiamo lasciato troppi punti in queste partite e ci teniamo a far bene sin da domenica a Foggia».