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Fase di stallo Messina, rotta da invertire. Modica resta fiducioso: "Abbiamo le qualità per tirarci fuori"

Due gare di fila senza punti per la prima volta in stagione. Finito il tour de force di impegni, ci si aspetta una reazione

Non era mai successo, in queste prime dodici giornate, che il Messina restasse senza punti per due turni consecutivi. Le due sconfitte, domenica contro il Benevento e mercoledì nel recupero con il Taranto, hanno frenato i giallorossi, adesso al diciassettesimo posto a quota 11, in piena zona play-out e con la necessità di tornare a far punti. Due ko molto diversi tra loro, per prestazione e reazione della squadra, ma quella contro i campani non deve far pensare che sia stato solamente un incidente di percorso.
Attenuanti e futuro. La squadra di mister Giacomo Modica ha offerto una buona prova, soprattutto nel primo tempo, tenuto testa al quotato, ma non è sicuramente “guarita” perché quando il Benevento ha accelerato e quando al Messina è finita la benzina le differenze sono state evidenti. Il tour de force dell’ultimo mese può essere un’attenuante, una stanchezza fisica e mentale che il tecnico ospite Matteo Andreoletti, per sua stessa ammissione, ha sfruttato a proprio vantaggio. Adesso la necessità è invertire la rotta, perché gli impegni ravvicinati sono finiti e il tecnico peloritano avrà modo di lavorare in una settimana tipo, che porterà (domenica ore 16.15) alla seconda sfida interna consecutiva, contro il Latina, settimo in classifica con 19 punti.
Fase offensiva. Servirà un Messina più pimpante in avanti. Non si può parlare di problema del gol (12 segnati in 12 gare), ma va sicuramente migliorata la manovra offensiva, generosa ma lenta e con Plescia spesso troppo solo. «Mi aspetto di più ma in questo momento posso dare come attenuante che, dal 5 ottobre, non abbiamo avuto una settimana tipo per allenarci e abbiamo la necessità di provare geometrie, tempi e situazioni che abbiamo dovuto tralasciare. È finito questo ciclo e ora possiamo lavorare bene», ha spiegato il tecnico giallorosso, che si attende una reazione di carattere da tutto il reparto avanzato. In particolare, servirà ritrovare la potenzialità degli esterni d’attacco, fondamentali nel 4-3-3 di mister Modica: «Dobbiamo riportare Cavallo, Emmausso e Ragusa nelle migliori condizioni. Abbiamo qualità, risorse umane e tecniche per tirarci fuori da questa situazione. Ogni errore lo paghiamo caro, mentre noi non siamo cinici e spietati». Modica vuole una squadra che prenda esempio dall’attaccante del Benevento, Alessandro Marotta: «È entrato benissimo e ha corso fino al 90’. Dobbiamo avere questo spirito. Da qualche partita in attacco non offriamo spunti importanti. Dobbiamo migliorare la qualità delle giocate in fase offensiva, perché a metà campo e in difesa la squadra ha lavorato bene».
Motivazioni. Questione di approccio e il Messina, nelle ultime settimane, non ha sempre avuto quello giusto. Più deciso contro squadre di spessore, meno convincente contro quelle più abbordabili: «Questa squadra ha bisogno di stimoli, di schiaffi, per reagire. Contro il Benevento c’erano perché era una squadra forte, ma la concentrazione ci deve essere sempre, perché ogni partita porta punti – ha concluso mister Modica –. La squadra ha qualità, ma spesso ha il freno a mano tirato».

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