Nell’alternanza di prestazioni e risultati delle ultime settimane, tra Picerno, Brindisi, Crotone e Taranto, la speranza è che, questo pomeriggio al “Franco Scoglio” (calcio di inizio alle ore 18.30), il Messina ritrovi la versione migliore di sé e, soprattutto, quel successo che manca, appunto, da quattro gare (appena due punti).
Approccio e mentalità
Bisogna indovinare l’impatto anche se il calendario, nell’ultima delle tante partite ravvicinate, propone la complicata sfida contro il Benevento, tra le migliori del torneo: «È una squadra con una propria identità, gioca un buon calcio e ha qualità. Ha conquistato 22 punti, dimostrando sul campo di essere una squadra importante per la categoria, con un passato recente tra serie B e A. Ha un impianto e organizzazione, ma mi aspetto una reazione dai miei», ha dichiarato nella conferenza pre-partita il tecnico giallorosso Giacomo Modica che, al di là dell’avversario di turno, ha bisogno di vedere un Messina diverso da quello sceso in campo in Puglia, ma senza rinnegare le proprie scelte: «Proporrei la stessa formazione, perché era la partita adatta. Poi Luciani si è fatto male e ho dovuto cambiare ciò che avevo pensato». Un infortunio in fase di riscaldamento che ha stravolto i piani: «Ha avuto una leggera contrattura, ma ora sta bene e si è allenato. Sono arrabbiato con lui, mi ha fatto cambiare tanto e se qualcuno ha problemi deve dirlo. Poi è andata male comunque, abbiamo fatto 25 minuti bruttissimi e la gara è diventata proibitiva, ma ora dobbiamo andare avanti».
Cosa serve
Davanti c’è un Benevento che, dopo la sconfitta (unica in campionato) all’esordio, ha conquistato dieci risultati utili consecutivi: «Dobbiamo reagire immediatamente e metterci orgoglio. Speriamo, anche per la legge dei grandi numeri, che si fermino qui», ha aggiunto mister Modica che, come suo stile, si preoccupa più della sua squadra che dell’avversario: «Abbiamo avuto solo 48 ore per leccarci le ferite e prepararci, ma dobbiamo essere bravi a contrapporci a un avversario forte, dobbiamo subito dimenticare quanto di brutto abbiamo fatto a Taranto, perché ogni partita è storia a sé. La squadra sta alternando prestazioni belle a quelle meno belle, ma ha qualità e capacità di contrapporsi. Dobbiamo prenderla nel modo giusto, mettere ritmo e intensità, altrimenti diventa un problema».
Modulo e formazione
Il 3-5-2 dovrebbe essere accantonato per tornare al 4-3-3, ma con quali interpreti Modica lo deciderà nelle ultime ore. Nessun dubbio tra i pali con il solito Fumagalli, mentre al centro difesa, con Ferrara out per una distorsione alla caviglia, dovrebbero agire Manetta e Pacciardi e, ai lati, Lia e Ortisi. Più dubbi in mezzo al campo: Frisenna e Scafetta, anche per questioni under, dovrebbero avere una maglia da titolare, con Franco che appare in vantaggio su Firenze e Giunta. In avanti si potrebbe prospettare un tridente over con Ragusa, Plescia ed Emmausso.
I probabili 22 in campo
Messina: Fumagalli, Lia, Manetta, Pacciardi, Ortisi, Frisenna, Franco. Scafetta, Emmausso, Plescia, Ragusa. All.: Modica. In panchina: De Matteis, Di Bella, Darini, Polito, Salvo, Tropea, Buffa, Firenze, Giunta, Cavallo, Luciani, Zammit, Zunno. Benevento: Paleari, Pastina, Capellini, Berra, Improta, Talia, Agazzi, Masciangelo, Karic, Ferrante, Ciano. All.: Andreoletti. In panchina: Nunziante, Manfredini, Benedetti, El Kaouakibi, Rillo, Viscardi, Alfieri, Kubica, Masella, Pinato, Tello, Bolsius, Carfora, Ciciretti, Marotta.