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Il Messina è “vittima” dei suoi alti e bassi. Modica: "Devo capire il perché di tale metamorfosi"

La sconfitta di Taranto ha confermato la doppia versione dei biancoscudati il cui alterno rendimento incide sulla classifica

Tolto l’asterisco con il deludente recupero contro il Taranto, tutte le formazioni del girone C hanno disputato 11 partite e si può leggere una classifica completa, nella quale il Messina occupa il sedicesimo posto con 11 punti (come Monopoli e Virtus Francavilla), aprendo così la zona playout. Una situazione complicata ma non impossibile da migliorare, mentre ciò che potrebbe preoccupare di più è l’atteggiamento del Messina, capace di diventare irriconoscibile, trasformandosi, in pochi giorni, da una squadra combattiva e con la “pancia vuota” a una senza anima.
Nelle ultime settimane si è visto un Messina troppo altalenante: sotto tono nella sfida contro il Sorrento, meritando la sconfitta, carico contro il Giugliano e in esterna contro il Picerno (4 punti), per tornare nuovamente nella sua versione peggiore nella gara interna persa con il Brindisi. La reazione contro il Crotone aveva fatto credere a un Messina recuperato e, invece, Taranto ha messo in mostra, un’altra volta, una squadra che, al di là del modulo, ha sbagliato approccio, sempre in difficoltà nell’uno contro uno (emblematiche le due reti di Bifulco) e che, nel primo tempo, si è concessa agli avversari, che inevitabilmente non hanno potuto non approfittarne.
Una prestazione inspiegabile sia da parte del difensore Marco Manetta («senza cattiveria e ritmo») e sia del tecnico Giacomo Modica: «Non siamo stati bravi come a Crotone. Devo capire come la squadra subisca una tale metamorfosi dopo appena tre giorni, come successo con Picerno e Brindisi. Faccio fatica a leggere queste situazioni», ha ammesso l’allenatore giallorosso, che avrà il compito di risollevare subito il suo Messina: «In tre giorni non ci siamo allenati, ma anche il Taranto ha giocato domenica e aveva più gamba, spinta e voglia. Devo cercare il perché, al di là del sistema di gioco, la mia squadra si comporti così». È, probabilmente, l’aspetto più preoccupante, soprattutto se neanche il tecnico ha ancora capito i motivi dei frequenti alti e bassi della squadra.
Il tour de force al quale il Messina è stato costretto nel mese di ottobre non ha aiutato ma sta per finire: domenica i giallorossi sfideranno il Benevento, seconda forza del torneo, e sarà l’ultimo impegno ravvicinato. Dopo la gara contro i campani, mister Modica avrà a disposizione una intera settimana per lavorare, cercando di risolvere i problemi più urgenti e preparare la seconda gara casalinga consecutiva (domenica 12) contro il Latina.
Intanto, la squadra ha svolto ieri una seduta al “Marullo”: da valutare l’attaccante Luciani che, per un risentimento muscolare, oggi si sottoporrà a esami specifici.
Giudice sportivo. Sanzione di 200 euro per il Messina «per avere causato il ritardo dell’inizio della gara di 4 minuti a causa dell’uscita ritardata dagli spogliatoi dei suoi tesserati». Stessa motivazione per il Taranto, multato di 400 euro anche «per avere i suoi sostenitori intonato cori oltraggiosi nei confronti delle Forze dell’Ordine».
Terna arbitrale. Messina-Benevento sarà diretta da Emanuele Frascaro di Firenze, coadiuvato dagli assistenti Giovanni Dell’Orco di Policoro e Michele Decorato di Cosenza; quarto uomo Samuel Dania di Milano.

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