Nemmeno il tempo di rifiatare, dopo la pazza gara dello “Scida” di Crotone, che il Messina dovrà di nuovo scendere in campo in questo altrettanto folle tour de force al quale è stato sottoposto nell’ultimo mese, al ritmo di partite ogni tre giorni. Il ciclo di fuoco si concluderà poi domenica in casa contro il Benevento, ma intanto domani c’è da recuperare la terza giornata, la sfida non disputata a Taranto per l’indisponibilità dello stadio “Iacovone”, all’epoca inagibile dopo i fatti del derby pugliese col Foggia. Sarà un’altra bella sfida, dura e combattuta, contro una squadra che attualmente è quinta a quota 17 punti assieme a Picerno, Casertana e Crotone, ma che vincendo sarebbe addirittura terza dietro Avellino e Juve Stabia. Insomma, un avversario da prendere con le molle e che l’Acr di certo non sottovaluterà. Anzi. Mister Giacomo Modica valuterà un po’ varie cose, com’è solito fare, prima di stilare la formazione: condizione fisica, psicologica, tipo di avversario e caratteristiche da presentare per interpretare il consueto 4-3-3 che si può arricchire, ad esempio, della variante trequartista quando da mezzala è chiamato ad agire Emmausso. Ma non solo. Dovrebbero essere della partita Manetta e Plescia, colonne portanti dell’assetto base, inoperosi in Calabria domenica perché squalificati. In difesa accanto all’ex di turno, potrebbe esserci Pacciardi, ma occhio anche a Polito che ha segnato il gol del 3-3 e in quella posizione sembra muoversi ormai meglio rispetto che sull’esterno. Sulle fasce da valutare Lia, che è tornato a giocare dopo l’infortunio, così come Ortisi, punto di riferimento a sinistra ma tra i più utilizzati in questo intensissimo ottobre. Nel dopo-gara di Crotone, Modica aveva parlato di «turnover con criterio», fatto «responsabilizzando chi aveva giocato meno». E in effetti alcune risposte sono arrivate, come quelle di Buffa, che in mezzo al campo ha fatto bene, così come anche il “purosangue” messinese Francesco Giunta, autore anche del gol del provvisorio vantaggio peloritano. A centrocampo, in effetti, sussistono i principali dubbi: Franco e Frisenna dovrebbero giocare all’inizio a Taranto, la terza casella potrebbe essere occupata proprio da Giunta, con Scafetta che invece ha brillato meno dei compagni. Davanti, con Plescia certo (Luciani comunque si è mosso bene e ha pure segnato), da capire a chi toccherà tra Ragusa, Emmausso, Cavallo e Zunno, a meno che non vi siano diverse sorprese tattiche. Nessuno degli esterni offensivi ha dato l’impressione di essere, al momento, decisamente più in forma degli altri, per cui probabile che Modica scelga sulla base di caratteristiche tecniche ma anche “tabella minutaggio”. E perché magari non provare Luciani con Plescia?