Tre punti per tornare a sorridere e scavalcare l’avversario di turno, il Giugliano che arriva questo pomeriggio al “Franco Scoglio”. Squadre dal cammino iniziale altalenante, scontro diretto salvezza? Mister Giacomo Modica risponde così: «È una gara importante, parlare di scontro diretto dopo le prime sette mi pare sia presto, siamo tutti lì, ci sono momenti in cui si acchiappa di più in termini di risultato, altri meno ma la classifica presenta un grande equilibrio. Numericamente, a occhio e croce, se avessimo vinto con Turris e Casertana saremmo in alto pure noi. Quindi, dovremmo considerarci una big e non va bene. Dobbiamo essere noi stessi, convinti che la strada tracciata sia quella giusta, che abbiamo toppato una partita che era importante, ma che fa parte del nostro percorso come quella di Sorrento». Modica spera di trasformare le buone doti in punti: «A questa squadra più che chiedere una crescita costante e continua, che si fa solo attraverso il lavoro, posso rimproverare poco. Ci sono sbavature, errori, ma credo come tutti. In termini di partecipazione, voglia, volontà, applicazione, mi soddisfa appieno. Dobbiamo solo fare risultato pieno, conseguenziale a ciò che dirà il campo. Ed essere attenti per portare a casa il risultato».
L’avversario
Sull’avversario di turno, invece ha detto: «Il Giugliano è in salute, in crescita nelle ultime partite, ha avuto difficoltà di ambientamento al campionato ma è una buona squadra, come tutte quelle del nostro girone. Noi dobbiamo fare la partita in termini di forza fisica che abbiamo, di testa, di portarla nel binario giusto. Essere bravi, richiamare tutte le nostre forze tecniche e di valore umano, è fondamentale. Non possiamo prescindere da queste doti per fare un campionato degno del nostro nome».
Capitolo formazione
Dovrebbe essere confermata la difesa di mercoledì contro la Casertana. In mediana rientra Scafetta. Giunta insidia Frisenna e Franco che dovrebbero però partire dall’inizio. In attacco Plescia inamovibile. Poi tre per due maglie: Ragusa, Cavallo ed Emmausso. Su quest’ultimo, Modica ha spiegato: «È un ragazzo dolce, stupendo, meraviglioso, con me ha sempre avuto un grande rapporto, lo tratto come un figlio, con carota e bastone, ma da lui mi aspetto molto. Voglio di più, ci può stare la partita fuori tono, ma una, due, poi la terza non la deve steccare. Non è un problema tecnico perché lui sa giocare a calcio meglio di tutti in questo campionato. Ho bisogno della sua migliore versione. Non so quale possa essere la strada giusta, se lui capisce, ed è in gamba, deve darmi qualcosa di diverso. Quelli bravi trascinano gli altri».
Questioni di...spazi
“Postilla” dedicata alla questione campi ed allenamenti: «Sapete le problematiche, i disagi che non vogliamo mettere a nudo e crudo per non trovare scusanti o alibi. Cerco sempre un campo per allenarmi, chi vuole intendere, intenda. Il San Filippo non lo conosciamo, le misure, le distanze tra come ci muoviamo e dove ci alleniamo. Il problema non è solo quello della domenica, ma se un giorno sono qua, un altro lì, un altro devo cambiare gli orari, un altro fare di mattina come la scuola calcio e devo sempre ringraziare quelli del Camaro. È una situazione che si vive da anni, poi si pretendono le cose belle. Ma tutto nasce da un percorso lavorativo, da un’organizzazione, dall’allenarsi bene».
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