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Messina atteso dal match in trasferta con il Sorrento: in palio punti pesanti

Modica: «Avversario da non sottovalutare, zero vittorie ma gioca un gran calcio»

Secondo impegno di un ciclo di fuoco che vedrà il Messina impegnato oggi a Potenza contro il Sorrento, dopo il derby di Coppa a Catania e prima del recupero di campionato in programma mercoledì prossimo in casa con la Casertana. L’Acr ha finalizzato la preparazione ieri al “Marullo” con la rifinitura mattutina, poi pranzo nello stesso impianto, tappa al “Franco Scoglio” e partenza verso la Basilicata.

Scelte e tour de force

Squadra quasi al completo, ad eccezione dello squalificato Polito. Mister Giacomo Modica ha l’imbarazzo della scelta, anche se non tutti gli elementi sono al cento per cento. Giunta è tra i convocati ma ha pochi minuti nelle gambe, Franco è rientrato a Catania ma non ha ancora il ritmo partito anche se fisicamente sta bene, discorso analogo per capitan Ragusa. E poi c’è Firenze che soffre ancora di un fastidio alla caviglia. Insomma, rosa comunque da gestire, specie per gli impegni ravvicinati di questo ottobre di fuoco: «È meglio avere problemi di abbondanza e la possibilità di qualche scelta in più - ha detto il tecnico nella conferenza della vigilia -, facendo magari rifiatare chi ha giocato di più. Cambieremo qualcosa, l'importante è mantenere lo spirito che ci ha accompagnato fin qui. Abbiamo tanti impegni ravvicinati, spero che la crescita continui. Ma a livello di valutazioni, pensiamo sempre alla singola gara e non abbiamo sottovalutato neppure il Catania, che ha rappresentato una verifica utile per chi non era stato ancora schierato o integrato al meglio».

Non farsi ingannare

Avversario di turno è il Sorrento, che non ha ancora vinto una partita in campionato. Ma guai a sottovalutare l’avversario, come magari qualcuno può avere fatto con il Messina: «Saremmo sciocchi, ancora non ha vinto ma gioca un grande calcio, ha raccolto meno rispetto a quanto ha prodotto e verrà fuori alla distanza - ha aggiunto Modica -. Tipo di gara? Spero sia come quella con la Turris e che la necessità di fare risultato non li condizioni. Loro di solito partono veloci e sono molto aggressivi. Vincenzo Maiuri sta facendo un grande lavoro, la sua mano si vede e vanno rispettati».
Dove crescere. Il Messina si concentra intanto su alcuni aspetti che, nello sviluppo del gioco, vanno migliorati. Come dai segnali arrivati anche dallo stadio “Massimino”: «Voglio più coraggio, è un imperativo assoluto, anche a Catania un errore di valutazione ha portato al gol. C’è uno sbaglio di Darini, un’inesatta postura di Polito, una palla persa a metà campo da Franco che ha originato tutto per lucidità limitata, ma lasciando stare i singoli, se avessimo chiuso non sarebbero arrivati in porta. Dobbiamo metterci qualcosa in più a livello personale e limitare gli sbagli, restare umili e interpretarla bene».

Capitolo formazione

Rientra Fumagalli tra i pali, Lia a destra, Manetta centrale con Pacciardi favorito sugli altri per affiancarlo. A sinistra spazio a Ortisi, in gran forma. In mediana i punti fermi sono Frisenna e Scafetta, la terza maglia “balla” tra Franco e Firenze, con Buffa attardato. Davanti certi Plescia ed Emmausso, possibile conferma per Ragusa. Come detto, però, qualche scelta potrebbe variare in base a condizione fisica e impegni ravvicinati: «Abbiamo messo altra benzina nel serbatoio ma le risorse umane vanno gestite - ha concluso Modica -. Giunta e Franco non sono ancora in grado di giocare tutta la partita. Anche Firenze ha giocato tanto pur non essendo in condizione per i problemi fisici. Ragusa ha bisogno di giocare e prendere frequenza di passo mentre ha già una bella tenuta. Questi hanno qualità umane e tecniche importanti, ma a noi serve anche intensità».

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