Tutto è pronto, o quasi. L’auspicio è che i lavori possano partire tra la fine dell’anno e l’inizio del 2025. È uno dei passaggi chiave, non solo per le sorti future della Zona falcata di Messina, ma per l’intera città, per lo sviluppo che si vuole immaginare nella parte più importante e preziosa del territorio comunale. L’Autorità di sistema portuale sta sistemando i dettagli, per poter avviare gli interventi di bonifica che, come è noto, sono stati finanziati dalla recente delibera del Cipess. Lo scorso 15 ottobre, infatti, il Comitato interministeriale per la programmazione economico e lo sviluppo sostenibile, ha assegnato all’Authority i 20 milioni di euro, dei quali si è detto e scritto molto in questi ultimi anni e che, alla fine, sono diventati risorse concrete grazie all’impegno della parlamentare messinese Matilde Siracusano, oggi sottosegretaria di Stato, la quale presentò un emendamento alla Finanziaria nazionale. E, dunque, i soldi non sono più solo sulla carta, ma nelle casse dell’Autorità di sistema, nominata dal Governo quale soggetto attuatore degli interventi di bonifica e risanamento ambientale e di rigenerazione della Falce. In realtà, non sono solo 20 milioni ma, per l’esattezza, 21 milioni 330mila 885,60 euro, perché ai 20 finanziati con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, vanno ad aggiungersi 1.330.885,60 euro a valere su risorse proprie della stessa Autorità di sistema portuale dello Stretto.
«I nostri Uffici – ha dichiarato il commissario straordinario dell’Authority, l’ammiraglio Antonio Ranieri – potranno finalmente procedere con gli importantissimi interventi di bonifica di una delle aree più pregiate della città, prima della restituzione delle stesse alla pubblica fruizione». E anche Ranieri ha dato atto che «questo storico risultato si deve all’incessante e appassionato impegno dell’on. Matilde Siracusano, alla quale va la nostra gratitudine e che in questi anni ha fortemente sostenuto un obiettivo di importanza assoluta per la città di Messina riuscendo ad ottenere l’assegnazione del contributo economico necessario, inserito nell’art. 5 comma 3 bis della legge del 15 luglio del 2022».
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