«Il Comitato scientifico è un organo autonomo e indipendente istituito per legge, composto da nove esperti nominati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d'intesa con la Regione Calabria e la Regione siciliana. Ad esito della nostra attività collegiale, di studio e analisi per ciascuna disciplina contenuta nella Relazione del progettista, riguardante l'aggiornamento del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, abbiamo rilasciato all'unanimità parere favorevole. Le osservazioni, che in parte riprendono quelle del precedente Comitato scientifico, non sono da intendersi in distonia con l'espressione di un parere positivo, ma riguardano aspetti da approfondire in sede di progettazione esecutiva, legati all'evoluzione delle conoscenze tecniche e dei materiali e all'evoluzione normativa in tutti gli ambiti di interesse. Il Ponte è uno dei progetti più studiati al mondo con un patrimonio di dati formidabile e la ricerca continuerà fino all'apertura dei cantieri e durante tutta la fase realizzativa dell'opera». Così parlò Alberto Prestininzi.
Un intervento, quello del geologo italiano presidente del Comitato scientifico, volto a fare chiarezza dopo quanto detto e scritto da più parti, a seguito delle affermazioni del portavoce di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli, nel corso del question time di mercoledì a Montecitorio.
Il circuito mediatico nazionale ha scoperto ieri l’esistenza di un Comitato scientifico, del parere rilasciato sulla Relazione di aggiornamento e delle 68 “raccomandazioni”, che poi a tutti gli effetti sono prescrizioni da inserire nella progettazione esecutiva. Un mese fa il nostro giornale diede la notizia del via libera da parte del Comitato scientifico e pubblicò, in sintesi, le osservazioni, finalizzate ad aggiornare ulteriormente il progetto sul piano anti-sismico e degli effetti delle azioni del vento.
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