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Traffico di droga tra Reggio e i Nebrodi, l’affare coi calabresi concluso a Messina nei pressi degli imbarcaderi

In una conversazione intercettata il 22 marzo 2022, Michele Siragusano «discuteva con Franzone (Nunzio Emiliano, ndc) delle somme di denaro da riscuotere da un soggetto debitore di cinquemila euro nei confronti del sodalizio («a quello l’ho acchiappato, gli ho detto mi devi portare i soldi... mancava 5000 per l’erba e ho fermato altri 400 grammi... Questa cosa la dobbiamo chiarire»). Il 29 marzo, Siragusano fornisce a Franzone indicazioni sul confezionamento delle dosi e sulla vendita, esortandolo a predisporre confezioni di dosi singole da 0,7 grammi da vendere al prezzo di 90 euro ciascuna, «a riprova della natura della sostanza trattata, all’evidenza cocaina», scriva la gip Tiziana Leanza. Colui che è considerato dalla Dda di Messina al vertice dell’associazione afferma: «Gliel’hai fatta assaggiare?». Franzone risponde: «No... gli ho detto di portare i soldi sabato... se se la prende».

A distanza di un mese dalla trasferta reggina non andata a buon fine per il blitz delle Fiamme gialle agli imbarcaderi di Messina, culminati nell’arresto di Piera Mirella Mondello e nel sequestro di oltre 1 kg di polvere bianca, il sodalizio pianifica un altro “viaggio”. Siragusano informa Franzone di uno “sconto” del 50% da parte dei fornitori sul successivo acquisto: «In base alla cosa che è successa mi danno la cosa a più poco per farmi recuperare... e sono 20.000 euro...».

L’affare si concretizza il 7 aprile 2022. Siragusano e Franzone, con una Ford Puma noleggiata, partono da Sant’Angelo di Brolo, raggiungono Messina e si fermano sul viale della Libertà. Da Villa, con un traghetto, arrivano Giuseppe Licastro e Bruno Emanuele. Licastro apre la portiera posteriore destra della Puma, preleva una busta rossa e ripone qualcosa sul sedile anteriore destro. Nei pressi degli imbarchi, getta la busta – «contenente il denaro consegnatogli da Dario Di Perna quale corrispettivo per la droga ricevuta». A casa di Siragusano, Franzone e Di Perna controllano qualità e caratteristiche della droga. Così Siragusano: «Questo si è preso di umidità... se ha preso umidità si sballano vero?... Se si è impastata che ci posso fare... che era meglio che la trovavano in macchina quelli». Il riferimento è ai finanziari che avevano intercettato il carico precedente proveniente dalla Calabria.

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