L’Autorità di Sistema portuale dello Stretto ha affidato l’incarico per la redazione del Documento di Programmazione Strategica di Sistema al raggruppamento temporaneo di prestatori di Servizi, costituito dalla società Proger S.p.A. di Roma, capogruppo, e dalle società mandatarie Dinamica s.r.l. di Messina e Systematica s.r.l. di Milano. Il Documento è obbligatorio per legge e deve essere coerente con il Piano generale dei trasporti e della logistica, con gli orientamenti europei in materia di portualità, logistica e reti infrastrutturali nonché con il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica.
Quattro gli elementi chiave: definire gli obiettivi di sviluppo dell’Authority; individuare gli ambiti portuali, che comprendono le ulteriori aree, pubbliche e private; ripartire gli ambiti portuali in aree portuali, retro-portuali e di interazione tra porto e città; individuare i collegamenti infrastrutturali “di ultimo miglio” di tipo viario e ferroviario con i singoli porti del sistema esterni all'ambito portuale e gli attraversamenti dei centri urbani rilevanti.
«Si apre così una fase di programmazione decisiva per il futuro dei porti e delle aree di competenza dell’AdSP – si legge in una nota -, che dovrà essere frutto di concertazione e confronto articolato e intenso con gli enti territoriali e i portatori di interesse delle due sponde dello Stretto».
Durante la fase di redazione saranno nuovamente ascoltate le Amministrazioni comunali interessate, tutti gli Enti ed Istituzioni impegnati per il funzionamento dei porti nonché gli operatori portuali ed i principali stakeholder. Non mancherà altresì un confronto con i cittadini. Successivamente all’approvazione del Documento di programmazione sarà possibile avviare la redazione dei Piani regolatori portuali dei porti di Milazzo, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Saline e l’aggiornamento di quello di Messina (approvato nel 2019, ma già “vecchio”, perché risalente al 2006).
«Si tratta di disegnare la strategia per la crescita del sistema portuale e retro-portuale – commenta il presidente Mario Mega -, avendo un orizzonte temporale di almeno 15-20 anni e proponendo le soluzioni alle tante criticità esistenti per sostenere lo sviluppo delle attività portuali e per assicurare servizi a passeggeri ed operatori sempre più moderni e di qualità».
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