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Per chi suona la campanella? Non si sa

Per chi suona la campanella? Non si sa

Comincia nel caos. Inutile girarci intorno. L’anno scolastico 2018-2019 passerà alla storia come quello in cui è stato impossibile, anche da parte nostra e di tutti gli organi di stampa, informare correttamente sull’inizio delle lezioni. Oggi scopriremo quali scuole hanno aperto, e in che forme, con quali modalità, in quali locali. Quante altre apriranno domani o nei prossimi giorni, quante aspetteranno la data del 25 settembre.

Ma era importante sollevare il tema della sicurezza nei plessi scolastici, che è diventato argomento di interesse nazionale e regionale. Lì vivono gran parte del loro tempo i nostri figli e nipoti, lì operano migliaia di persone tra dirigenti scolastici, docenti, personale Ata e lì quotidianamente le famiglie trovano un punto di riferimento indispensabile. Avere avuto certezza sul fatto che ben pochi istituti possono dirsi davvero sicuri, sul piano del rischio sismico e della prevenzione antincendi, ha provocato un ulteriore scoramento. Ma se questo serve a dare la scossa, ad accelerare progetti e opere di messa in sicurezza, allora si potrà dire che l’avvio così tormentato dell’anno scolastico, alla fine, sarà stato utile.

Il sindaco Cateno De Luca è convinto di aver fatto tutto quello che si doveva fare e lo ribadisce nel suo messaggio agli studenti e ai docenti che oggi cominceranno ad affollare le aule. «Con mille incertezze – scrive De Luca – riprendono le attività scolastiche dopo una plateale battaglia che ci ha consentito di ricostruire la situazione amministrativa di ogni singolo plesso scolastico e scuotere le istituzioni per ottenere gli strumenti al fine di garantire sicurezza e diritto allo studio. I disagi – ammette il primo cittadino – rimarranno a causa dei doppi turni e per le condizioni pietose di alcuni ambienti, per questo formuliamo le nostre istituzionali scuse. Attendiamo le risultanze delle verifiche di vulnerabilità sismica che tra qualche settimana saranno avviate dal Dipartimento regionale di Protezione civile al fine di poter avere una base di partenza conoscitiva in merito. Ci impegneremo a fare i progetti di adeguamento sismico e antincendio nel più breve tempo possibile al fine di poter ottenere i fondi necessari a rendere sicure e dignitose le nostre scuole.

Il Governo regionale e quello nazionale – insiste il sindaco – hanno preso atto della nostra battaglia e assegnerà i fondi ai Comuni per la messa in sicurezza delle scuole senza gli inutili bandi che servivano soltanto a far perdere altro tempo. Nella legge “Milleproproghe”, sulla quale è stata posta la fiducia del Governo e quindi già data per approvata, sono contenute le proroghe da noi richieste per le sanzioni previste a carico dei dirigenti e dei sindaci per il mancato adeguamento dei plessi scolastici. Andiamo avanti e collaboriamo per risolvere definitivamente i problemi ereditati. Buon inizio di anno scolastico a tutti voi, dal vostro sindaco».

Un messaggio arriva anche dalla Cisl Scuola regionale che, in una lettera aperta a tutti gli operatori scolastici, fa espresso riferimento alla nostra città. «Ci piacerebbe parlare di obiettivi raggiunti e di come migliorare quello che già funziona bene. Perché migliorare è sempre possibile. Dipende dall'impegno che ognuno di noi ha deciso di dedicare al bene comune più importante: la formazione delle nuove leve. Ci piacerebbe poter parlare di edifici scolastici all'avanguardia, pensati e progettati per le sfide educative del terzo millennio. Invece – scrive il sindacato – ci troviamo ad affrontare l’emergenza Messina, – non diversa dalle altre città e realtà siciliane dove si chiudono plessi scolastici – dove è necessario chiudere le scuole per salvaguardare la salute di alunni e personale scolastico... Vorremmo leggere la notizia di sempre maggiori risorse economiche destinate, da chi le amministra, a favore dell'istruzione, soprattutto dei meno fortunati. Vorremmo pensare alla Sicilia come laboratorio di un nuovo patto educativo».

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