Aveva chiesto qualche settimana di tempo per esaminare il dossier e per valutare i passi da compiere. Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli è stato di parola: dopo la sua audizione nella Commissione Trasporti del Senato, in meno di un mese ha dato la sua risposta. Ed è un “Sì”, grande come una regione (quella dello Stretto), giusto come un risarcimento (al popolo dello Stretto), saggio come uno sguardo proiettato sul futuro (la conurbazione dello Stretto). È il “sì” alla sedicesima Autorità di sistema portuale, quella dello Stretto, della quale faranno parte i porti di Messina e Milazzo per la Sicilia e di Reggio e Villa San Giovanni per la Calabria.
Era la scelta più logica, anche se adesso bisogna superare lo scoglio dell’assenso da parte delle due Regioni interessate (scontato è quello del Governo siciliano, lo è molto meno quella della Regione Calabria). In ogni caso, dopo un estenuante tira e molla durato anni, si mette nero su bianco riguardo la separazione dell’Authority di Messina-Milazzo da quella che fa capo a Gioia Tauro e che comprende tutti gli altri porti calabresi. Due Autorità di sistema che dialogheranno tra loro, che potranno sperimentare sinergie (come fanno, ad esempio, sull’Adriatico le Autorità portuali di Ancona e di Ravenna) ma ognuna delle quali manterrà la propria “governance”, i propri bilanci, investendo i propri fondi sui propri territori. Per Messina è una grande vittoria.
«La scelta del Governo precedente – dichiara Toninelli in riferimento alla riforma voluta dall’ex ministro del Pd Graziano Delrio –, di accentrare tutto sul porto di Gioia Tauro, avrebbe danneggiato ulteriormente il territorio di Messina e Reggio Calabria, già altamente svantaggiato. La nostra scelta, invece, va nella direzione di tutelare e valorizzare la peculiarità dello Stretto di Messina, un territorio attraversato ogni giorno da tantissimi passeggeri, molti dei quali pendolari. A queste persone è giusto dare un servizio di trasporto adeguato e per questo è emersa la necessità di dotare la zona di un’Autorità di sistema portuale ad hoc».
«La riforma dei porti voluta dal Governo precedente – aggiunge il ministro dei Trasporti – ha previsto di accentrare nell’Autorità di distretto portuale di Gioia Tauro anche la competenza su tutto il traffico nello Stretto. Una scelta, finora non attuata, che danneggerebbe ulteriormente il territorio di Messina e di Reggio e che porrebbe in capo a un porto specializzato in transhipment, come quello di Gioia Tauro, la gestione di flussi consistenti di passeggeri. I pendolari e i passeggeri dello Stretto di Messina torneranno invece ora al centro dell’interesse pubblico, e la nuova Autorità avrà il compito di risollevare un territorio per troppi anni depauperato delle proprie risorse».
Reazioni ovviamente entusiastiche da parte dei parlamentari messinesi del movimento Cinque Stelle: «Dalle parole ai fatti, dagli impegni alla concretizzazione, dalla battaglia alla vittoria: la sedicesima Autorità portuale dello Stretto di Messina si farà. Ci siamo battuti per anni affinché la riforma dei porti voluta dal precedente Governo non penalizzasse l’area dello Stretto di Messina e le sue peculiarità e la notizia data dal Ministero ci riempie di gioia ed orgoglio. Pendolari e passeggeri di Sicilia e Calabria torneranno al centro dell’interesse pubblico, così come avevamo promesso una volta saliti al Governo. Il ministro Toninelli ha mantenuto quanto annunciato ad agosto e questo non fa che confermare la bontà delle nostre azioni e la coerenza tra parole e fatti».
Esulta Francesco D’uva, il capogruppo alla Camera dei 5Stelle: «Stiamo mantenendo gli impegni, noi li avevamo assunti già prima che ci fosse questo Governo, dal 2015 sosteniamo che l’Autorità portuale di Messina non può e non deve essere accorpata a quella di Gioia Tauro. L’impegno assunto dal ministro Toninelli non può non renderci felici». E che sia «una vittoria per Messina», lo ribadisce anche la capogruppo pentastellata all’Ars Valentina Zafarana: «Ci siamo battuti, prima, contro l’accorpamento a Gioia Tauro, unici e inascoltati. Una volta avute in mano le redini del Governo, il nostro primo obiettivo è stato quello di porre rimedio al danno, l’ennesimo, fatto dal precedente Governo a trazione Pd, e ci siamo riusciti. Un grazie va a tutti i colleghi, da Roma a Palermo. Ci siamo impegnati giorno dopo giorno affinché si riuscisse a conseguire questo risultato. Durante le nostre interlocuzioni, abbiamo sempre sottolineato come fosse importante che l’Autorità dello Stretto avesse, tra i suoi obiettivi, anche un compito di garanzia, di potenziamento e controllo dei servizi di trasporto nello Stretto, rafforzando quel principio di continuità territoriale che è essenziale per i messinesi e per tutti i siciliani».