Hanno trovato i lucchetti agli ingressi delle palestre e, disorientati, adesso chiedono che ne sarà dello sport in città. Allenatori e dirigenti di diverse società messinesi da ieri non possono svolgere attività in molti palazzetti. È intervenuto l’assessorato allo Sport per fare una sorta di reset degli impianti e dopo un avviso per le vie brevi, ieri è passato alle vie di fatto.
«Alla fine dello scorso mese- spiega l’assessore allo Sport Giuseppe Scattareggia – ho incontrato i rappresentanti delle federazioni e delle società di volley e basket per dir loro che volevo fare una ricognizione con i tecnici del Comune in tutti gli impianti e che per qualche giorno non avrebbero dovuto utilizzare le strutture. Per via delle vicende legate al risanamento, questo sopralluogo è slittato a lunedì prossimo, ma nel frattempo ho saputo che diverse società hanno comunque continuato ad entrare nelle palestre. A questo punto siamo intervenuti formalmente e concretamente per mettere un punto fermo ed evitare nuovi ingressi prima del nostro sopralluogo. Non è una chiusura a lungo termine, ma molto breve perché nelle more dell’avvio della manifestazione d’interesse per la gestione degli impianti, riapriremo i palazzetti per consentire di far sport ma con qualche paletto in più perché l’autogestione delle strutture senza custode va evitata. C’è chi si è impossessato di palestre».
La reazione delle società è arrivata a stretto giro. Ieri pomeriggio, lunga riunione al Coni dei rappresentanti dei club rimasti con le mani in mano e con l’attrezzatura inutilizzabile. Ne è venuto fuori un comunicato da parte della stessa delegazione del comitato guidato da Alessandro Arcigli. «L’improvvisa chiusura di buona parte degli impianti sportivi della città, a cominciare dalle palestre, ha sollevato una giustificata preoccupazione nel mondo dello sport messinese – si legge nella nota –. La decisione di cambiare le serrature delle strutture in cui oramai da giorni era ripresa l’attività sportiva dopo la pausa estiva ha colto di sorpresa società, federazioni e lo stesso Coni provinciale, non informati in via ufficiale della decisione dell’Amministrazione di volere rivedere la metodologia di gestione degli impianti adottata negli ultimi anni. Oggi l’attività di molti sodalizi e centinaia di sportivi è congelata in attesa che le strutture, dopo le verifiche, vengano riaperte. Proponiamo un confronto col Comune per condividere alcune scelte strategiche sull’impiantistica».
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