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Arriva in aula la delibera sull'Agenzia del risanamento

Consiglio comunale, il copione non cambia

Ci siamo quasi. Stasera la delibera della discordia arriverà in aula e dovrà essere votata. E' quella sulla costituzione dell'Agenzia per il Risanamento che ha già provocato un terremoto politico anzi un catemoto per dirla alla De Luca. Convinto che il consiglio non la voterà, irritato per i troppi ma legittimi dubbi di alcuni consiglieri De Luca, giovedì sera al termine della seduta aperta, ha annunciato le sue dimissioni. Ha accusato il consiglio di fare politica con riti e sistemi del passato, facendo perdere tempo prezioso alla città. Quel tempo che lui non può perdere avendo dettato scadenze imminenti: entro il 31 ottobre 2000 baracche andranno sgomberate, entro il 31 dicembre dovranno essere demolite. Un progetto ambizioso e complicato ma affascinante al quale molti hanno fallito, tanti non ci hanno neanche provato. E per sostenere De Luca nel suo sforzo stasera saranno in tanti a Palazzo Zanca, quasi un monito per il consiglio che pur reclamando giustamente la propria autonomia alla fine dovrebbe votare la delibera e superare questo importante step. Ma prima bisognerà affrontare l'obiezione sollevata ieri in Commissione dalla consigliera Antonella Russo sulla natura dell'agenzia. Da un lato viene definita nel testo ente pubblico non economico, dall'altro si fa riferimento ad azienda speciale. Una discrasia che può essere sanata con un emendamento che consentirebbe di non bloccare l'iter. Così si potrebbe arrivare nei tempi dettati dal sindaco alla costituzione dell'agenzia importante perchè consentirebbe al Comune di gestire direttamente il progetto di Risanamento bypassando un ente regionale quale l'Iacp e potendo gestire direttamente il patrimonio immobiliare e i fondi, ovvero i 500.000 euro previsti per l'attivazione del nuovo ente e i circa 200 milioni di euro provenienti da altre fonti di finanziamento. Se stasera come sembra tutto filerà liscio con l'approvazione della delibera domani De Luca si recherà a Palermo dal governatore Musumeci consegnando, insieme con la delibera di costituzione dell'Agenzia, gli atti prodotti dal censimento che in questi giorni è stato effettuato dalla task force nelle zone baraccate per le quali è stata emessa ordinanza di sgombero e di demolizione. Poi De Luca dovrà decidere se passare subito all'azione senza attendere i poteri speciali della dichiarazione di stato d'emergenza. E conoscendo il decisionismo del sindaco c'è da giurarci che non attenderà un minuto di più.

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