Tanta confusione. E' quanto si registra tra la gente riguardo l'apertura delle scuole e l'inizio delle lezioni il 12 settembre. Le rassicurazioni di ieri del Prefetto Librizzi non sono bastate a tranquillizzare le migliaia di famiglie che attendono notizie certe, sia per gli esami di riparazione che per l'inizio delle lezioni. La verità è che in questo momento la volontà emersa ieri anche dopo le parole del responsabile dell'Ufficio scolastico regionale è che non si vogliono giustamente far perdere giorni di scuola agli studenti ma le sedi sono tutte da stabilire. Già perché il primo quadro stilato dai tecnici del Comune sulle scuole elementari medie e superiori della città e superiori della provincia non è certamente rassicurante. Adesso saranno i tecnici degli ordini professionali a dire la loro con la compilazione delle schede Aedes per avere una prima indicazione sullo stato dell'arte a livello strutturale. Considerando che a breve saranno previste deroghe e proroghe a livello nazionale in merito alla determinazione della valutazione sismica dei plessi scolastici e che si appronteranno progettualità finalizzate all'ottenimento di finanziamenti, ciò rappresenterebbe l'inizio di un percorso a lungo termine del tutto nuovo per la città. Questa prima fase, hanno spiegato i presidenti degli ordini professionali degli ingegneri, Triolo, e degli architetti, Falzea, non è una vera e propria valutazione della vulnerabilità sismica per le scuole, ma rappresenta un importante punto di partenza per una stima del patrimonio scolastico esistente in prospettiva di approfondimenti più dettagliati, lì dove si ritiene necessario, nei quali entreranno in azione i tecnici del Centro di Ricerca e Innovazione strutture dell'Università. Ma questo è quanto vedremo più in là. Al momento quello che si prospetta è appunto una valutazione tecnica su ogni singolo plesso e l'accelerazione sulle certificazioni. Per molte scuole mancano i CPI (Certificati Prevenzioni Incendi) e gli impianti elettrici a norma. Salvo che in rari casi, non sono mai state eseguite verifiche sismiche per valutare il grado di vulnerabilità previste dal 2003, prorogate fino al 2013 e slittate di anno in anno fino al 30 agosto scorso. E ancora mancano le certificazioni di collaudo e di conformità strutturale. Insomma sarà messo presto un po' di ordine su tutta la materia. Se le lezioni, come annunciato ieri, avranno inizio il 12 settembre, quindi fra 11 giorni, bisognerà trovare, lì dove è necessario, nuove strutture per accogliere gli alunni dei plessi non a norma e che avranno bisogno di interventi urgenti. Disponibilità a Messina da parte di Università e Curia, difficoltà invece, secondo quanto riferito ieri dai sindaci della provincia, nel trovare nuove e momentanee ubicazioni per gli istituti superiori. Adesso la parola passa a De Luca anche in qualità di sindaco della città metropolitana. Se ne saprà di più lunedì a mezzogiorno quando si svolgerà un confronto con i presidi della provincia maggiormente penalizzati per il reperimento delle sedi e di conseguenza per il puntuale avvio delle lezioni.