Sono tutti e quattro detenuti nel carcere di Gazzi, a Messina, i presunti scafisti fermati ieri sera. Si tratta di tre cittadini egiziani e di uno del Bangladesh, avrebbero condotto l’imbarcazione con a bordo gli immigrati poi soccorsi dalla nave Diciotti della Guardia Costiera e sbarcati in Sicilia. Ai quattro vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violenza sessuale e procurato ingresso illecito. Attualmente sono in celle separate e in isolamento, sottoposti a controlli medici. Le competenze territoriali della magistratura sono in questo caso molteplici. Ad effettuare il fermo è stata la Direzione distrettuale antimafia di Palermo, poiché si contesta il reato associativo, mentre l'attività investigativa è gestita dalla Procura e dalla Mobile di Agrigento. La fase del fermo vera e propria è gestita invece in queste ore dalla Procura di Messina, con due magistrati della Dda, che stanno valutando la situazione e probabilmente entro oggi formalizzeranno le richieste al Gip. In ogni caso ci sono 48 ore di tempo per il deposito del provvedimento di richiesta di convalida dei fermi, che scadranno domani sera.