L'ordinanza è lì e per ora non si tocca. Parlaimo di quella con la quale il sindaco, alla luce di alcuni sopralluoghi prima e delle relazioni arrivate dai presidi e dagli uffici di Palazzo Zanca e dell'ex provincia, ha imposto la sospensione dell'attività scolastica in tutti igli istituti della città ed in quelli superiori della provincia.
I dati arrivati dal confronto con i dirigenti di comune e palazzo dei Leoni sono sconfortanti e di fatto hanno avvalorato l'iniziativa di Cateno De Luca.
Sono pochissime le scuole in regola, si contano sulle dita di una mano. Le criticità sono legati alla tenuta sismicità e alla certificazione antincendio.
La prospettiva temporale della riapertura delle scuole a metà settembre però deve essere rivista perchè alle porte ci sono i recuperi della sospensione del giudizi, per i più i cari vecchi esami di riparazione.
Devono essere svolti negl isitituti superiori entro la fine dell'anno scolastico 2017-18 cioè a fine agosto, ma in questo momento non potrebbero partire.
Proprio per questa ordinanza che chiude l'ingresso degli alunni e dei professori per qualunque attività scolastica.
I presidi stanno realizzando in questi giorni il calendario di questi esami. Di media interesssano uno studente su quattro di quelli iscritti ai licei o tecnici. Un bel drappello di giovani che hanno studiato durante l'estate e adesso vorrebbero sapere quando possono fare i loro esami.
I calendari hanno una postilla quella che le date sono suscettibili di variazione in base alle risultanze dell'ordinanza di chiusura.
Il sindaco De Luca, oggi, ha comunicato che non vuole fare un passo indietro, almeno per il momento.
“Giovedì o venerdì, avrò tutto il dossier scuola per scuola e potro comunicarlo al Prefetto, alla Regione e al Governo perchè assumano le decisioni del caso. E se non mi rispondessero vorrà dire che c'è un corto circuito istituzionale”.
Insomma alle viste non sembra esserci una soluzione pronta cassa. Soprattutto per gli esamio di riparazione che rischiano uno slittamento se non si esce al più presto dall'impasse
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