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Acr Messina, chiesto maggiore impegno a Sciotto

Sciotto - Modica, il grande freddo

La strada verso la serie C passerà solo dal campo, questo è un dato di fatto nell'incredibile estate pallonara. Una sentenza per il club di Pietro Sciotto che, adesso, ha l'obbligo morale di allestire una squadra forte, secondo le aspettative enormi del tecnico Beppe Raffaele e della tifoseria, disposta a concedergli credito dopo la lunga serie di errori della passata stagione.

E, ieri, più che verso l'amichevole in famiglia tra Acr Messina e Tirrenia, l'attenzione degli sportivi accorsi alla cittadella universitaria è stata tutta per le intenzioni del massimo esponente, messo alle strette e chiamato a dare risposte concrete a stretto giro di posta. Non sono mancati gli eccessi, dovuti, probabilmente, a vecchie incomprensioni e a troppe promesse fatte e poi non mantenute. Innanzitutto servirà completare la squadra e dare fiducia a chi ha competenze tecniche specifiche, evitando le solite invasioni di campo. Le prime uscite hanno evidenziato carenza o penuria nel settore under, un peccato quasi imperdonabile per una formazione che ha quasi buttato via tre mesi di vantaggio su quella che poteva essere una programmazione oculata. Nel settore over mancano ancora alcune pedine, uomini di personalità capaci di battagliare sui campi caldissimi della D. Idee molte, proposte tante ma i soliti problemi quando si tratta di definire. A breve dovrebbero arrivare le firme di Padulano e Guerriera, arrivati in prova ma sicuramente all'altezza del torneo di quarta serie. Dovrebbe accordarsi anche il portiere Martinez, diventato necessario dopo i problemi dell'under Meo. Ma ciò comporterà quattro under di movimento in campo, troppi, in questo momento, per un Acr Messina che ieri, per esempio, è riuscito a schierarne titolari solo due. C'è ancora un po' di tempo per riparare e sistemare dal momento che, ragionevolmente, al netto di rinvii, il torneo di serie D dovrebbe cominiciare il 9 settembre. Da domani si torna a lavorare allo stadio Franco Scoglio anche se con le dovute cautele dopo gli interventi sul manto erboso. Ed è auspicabile che, nel frattempo, arrivino anche le ufficializzazioni dell'organigramma. Serve mettere punti fermi, auspicando che ognuno possa svolgere il proprio ruolo nell'ambito di competenze specifiche e consolidate.

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