Non si può certo dire che le precedenti amministrazioni non si siano occupate di questo meraviglioso tratto di costa. I precedenti assessori alle politiche del mare, Pippo Isgrò e Sebastiano pino, hanno profuso impegno per far tornare risplendere questo villaggio ma alla fine, a giudicare dai fatti, il degrado, l'inciviltà e l'insubordinazione hanno il sopravvento. E così un'altra estate sta trascorrendo con i problemi di sempre. Unica novità la rimozione della frana dalla strada di accesso riversatasi nel marzo del 2011 ma ciò che si rende necessario adesso è la posa di reti metalliche in acciaio a ridosso del costone che la sovrasta per scongiurare che altri smottamenti paralizzino l'arteria. Lungo la linea di costa, nulla è stato fatto per mettere in sicurezza le antiche abitazioni del villaggio con il ripristino dei massi già esistenti, ormai sommersi e letteralmente inutili al proprio utilizzo. Nel degrado le piazzette del borgo marinaro, la loro riqualificazione andrebbe inserita in un più ampio progetto di allargamento della sede stradale e la realizzazione di un marciapiede è quindi di un lungomare simile a quello di tante altre frazioni rivierasche a poca distanza da Acqualadroni. Qui, gli abitanti che nei nei mesi estivi aumentano in modo esponenziale chiedono da tempo l'istituzione di una guardia medica per un primo intervento di soccorso vista la distanza dal Papardo ma anche dai nosocomi cittadini per raggiungere i quali bisogna raggiungere un'autostrada quasi sempre intasata. Anche per questo, si richiede da anni un'apertura dal torrente Corsari dando sbocco a due strade d'accesso al villaggio, in caso di intoppi della strada principale. Per l'ultimo, ma probabilmente, tra i più scottanti ed annosi problemi, quello del disordine su un vasto tratto di arenile sul quale imbarcazioni, carrelli e vecchi trattori impediscono ai vacanzieri di goderne a pieno nella stagione balneare.
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