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Acqua, ancora disagi nella zona nord

Acqua, ancora disagi nella zona nord

Il guasto alla condotta che alimenta tutti i villaggi della riviera nord è stato riparato all'alba di ieri ma le ripercussioni si stanno ancora registrando. Come spesso capita, dopo una riparazione che ha richiesto l'interruzione del flusso idrico nella tubazione, la ripresa avviene con non poche difficoltà. Non si è trattato della condotta che fa giungere l'acqua da Fiumefreddo a Messina, ma di quella più piccola che dal serbatoio Tremonti la fa arrivare in gran parte della zona Nord. Il principio, tuttavia, è lo stesso, anche nella tratta che va dall'annunziata a Torre Faro. E sono proprio gli abitanti di questa frazione rivierasca più estrema a subire le maggiori conseguenze. I tecnici dell'amam, che anche oggi sono stati impegnati nel mettere a punto la condotta lunga circa 9 chilometri, hanno riscontrato la presenza di aria entrata a seguito dello svuotamento del tubo da 30 centimetri per poter eseguire le saldature nel tratto in cui si era aperta una falla. Manca quindi la pressione per far arrivare l'acqua nei punti più lontani quando dalla telemetria viene aperto il flusso. La forte richiesta dell'utenza fa sì che l'acqua si esaurisca nella metà del tempo costringendo l'Amam ad interrompere la distribuzione. Alla vigilia di Ferragosto, ovviamente, questo non è un problema da poco come quando può verificarsi nella stagione invernale. La popolazione lungo tutta la riviera, in estate aumenta in modo esponenziale e le esigenze poi, non sono certamente quelle ordinarie. Disagi, quelli che in queste ore stanno subendo anche i vacanzieri che devono accelerare la riqualificazione delle rete idrica comunale che, come evidenziato negli ultimi 12 mesi, sta presentando il conto della sua vetustà. La tubazione che fa giungere l'acqua a Nord dove non vengono sfruttate fonti idriche imponendo quindi il trasferimento della acqua che arriva prevalentemente da sud, risale ad oltre 40 anni fa. E' in ghisa e di un diametro divenuto assolutamente insufficiente per le esigenza di un territorio che non solo d'estate è molto popolato. Non c'è tempo da perdere per rendere esecutivo un progetto da quasi 7 milioni di euro per la sostituzione della linea costiera ed individuare e rendere fruibili fonti alternative che anche a nord di Messina non mancano.

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