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Baracche, parte la caccia alle case

Tutte le baracche via entro il 31 dicembre

Dopo la raffica di delibere,le ordinanze e l'analisi dei costi, oggi è arrivato il momento del primo confronto. Quello che il sindaco che vuole togliere le baracche entro il 31 dicembre deve avere con chi una parte di queste operazioni dovrà per forza di cose aiutarlo a realizzare.

Oggi l'avvio dei contatti con i consiglieri comunali, in una capigruppo informale nella stanza della Giunta che è servita a preparare il terreno ad un passaggio chiave come la costituzione del braccio operativo del progetto sbaraccamento: la nasciata di Arisme, acronimo di Agenzia comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana. Un ente strumentale del comune, con il suo cda ed il suo personale che dovrà gestire tutta la fase del risanamento al posto del comune. Ebbene il consiglio comunale dovrà approvare la nascita di questo nuove ente il cui statuto è stato approvato ieri in Giunta.

Poi lunedì ci sarà l'incontro con i deputati nazionali perchè servirà da parte del governo nazionale e regionale la dichiarazione dello stato diemergenza sanitaria-socio ambientale, per accelerare i tempi di una procedura che altrimenti potrebbe portar via anni.

Per trovare le 2000 case che servono per dare un tetto dignitoso a chi oggi abita nelle casette dei 7 ambiti di risanamento, De Luca si è rivolto al mercato cittadino. Infatti è partito il bando per la ricerca di appartamenti disponibili.

Le manifestazioni di interesse da parte dei proprietari di abitazioni dovranno pervenire entro il 25 settembre. L’obiettivo è arrivare a stipulare i rogiti entro metà ottobre. Glii alloggi, dovranno avere una superficie abitativa non inferiore ai 45 metri quadri e non superiore ai 110 mq. Si spiega nel bando come saranno valutate le offerte, con prezzi massimi di vendita che vanno 914 euro a metro quadro per l’usato, 1400 euro per il nuovo alloggio:

Secondo la stima fatta durante il confronto con gli agenti immobiliari, sarebbero trentamila le abitazioni inutilizzate, vuote o sfitte nel territorio comunale, di queste circa ottomila potrebbero fare al caso del Comune per ospitare i nuclei baraccati

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