Degrado e repressione. Convivono in molte zone della città. E’ la fase di mezzo, quella di maggiore sofferenza perché in molti punti i cassonetti sono stati portati via per far posto alla raccolta differenziata, ma il cambio di metodo ha spiazzato molti che, pensando di farla franca, hanno pensato anche stanotte di essere nel diritto di poter abbandonare i sacchetti esattamente dove c’erano i cassonetti o peggio fra le aiuole o sul lungo lago.
Stanno rispondendo in maniera diversa i rioni del primo e sesto quartiere dove la raccolta differenziata è già partita mesi addietro ma ora ha subito un’accelerazione. L’ordinanza del governatore Musumeci che prescrive il raggiungimento del 30% entro la fine di settembre, impone ritmi ed interventi stringenti. Il periodo estivo non aiuta di certo visto che in molte zone delle due riviere ci sono vacanzieri nostrani e non, che mal digeriscono le nuove regole. Tuttavia Messina si deve mettere in linea altrimenti a pagare i costi del trasferimento dei rifiuti all’estero saranno tutti con una tari destinata a lievitare.
Ganzirri, Granatari hanno risposto in chiaro scuro alla novità del porta a porta. Molto meglio Santa Margherita, altra zona di vacanzieri, a Salice, invece il dato della raccolta, che in città è al 18% ha raggiunto addirittura l’80%.
Sarà un’estate difficile per il settore dei rifiuti perché il passaggio dalla raccolta indifferenziata nei cassonetti, alla più razionale raccolta per tipologia di rifiuti porta momento di assestamento che possono durare mesi. Il Comune punta all’assalto del secondo e quinto quartiere, è quello sarà un altro salto epocale.
Per accelerare i tempi dell’allineamento alla nuova metodologia di raccolta, il comune ha già avviato una seria azione ad un tempo di deterrente e repressione. Si è fatto aiutare dalla polizia Provinciale che ha messo a disposizione diverse pattuglie in forza delle specifiche funzioni di tutela ambientale del corpo guidato Antonino Triolo.
Ieri i blitz degli uomini di Palazzo dei Leoni hanno portato ad una serie di multe, tutte da 103 euro, a chi ha gettato fuori dai cassonetti l’immondizia. In particolar modo a Torre Faro, zona metanodotto, e a Santo Stefano Medio sono arrivate le sanzioni. Beccato anche un trasportatore non autorizzato di materiale ferroso nella zona di Galati. Una vera e propria controffensiva quella della polizia provinciale che sta stringendo con palazzo zanca un protocollo per la formazione degli ispettori ambientali e proprio per la vigilanza per le tutela ambientale. Da Domenica e martedì prossimi, poi, è previsto un blitz in forze lungo tutta la riviera con 30 uomini che saranno impegnati anche di notte contro gli abbandoni selvaggi di inerti e ingombranti, una vera piaga, viste le 180 discariche abusive censite in città.