L'attesa è stata lunga, quasi estenuante per chi di quegli alloggi ha un gran bisogno.
L'iter burocratico è cominciato nel 2014. Uno stop non per questioni tecniche o economiche ma solo dovuto ad alcune certificazioni che tardavano ad arrivare. Ora finalmente la parola fine e l'inizio del conto alla rovescia per l'inaugurazione.
Sono stati consegnati i lavori per la realizzazione di una nuova Casa dello Studente, in un’area di di 870 mq., di proprietà dell’Università di Messina, adiacente al Policlinico universitario.
Ad aggiudicarsi l’appalto, la ditta Consorzio Stabile Valori di Roma. Per poco più di 3 milioni somma alla quale si aggiungeranno i soldi occorrenti per gli arredi.
Ci troviamo a due passi dall'ingresso carrabile del pronto soccorso, in uno spazio segnato dal degrado ma che presto non riconosceremo più.
L’appalto, come detto, era stato bandito nel 2014 e, solo ora si arrivati all’avvio dei lavori. I tempi previsti per la realizzazione della nuova Casa dello Studente sono di due anni esatti.
A realizzare il progetto i tecnici dell’IACP di Messina grazie ad una convenzione con l’Università. A dirigere i lavori l’Unità speciale dei Servizi Tecnici dell’Ateneo.
L’edificio si articolerà su cinque piani fuori terra: i primi due saranno adibiti a spazi con funzioni di servizio ed i rimanenti tre piani destinati alle residenze.
Il modello secondo cui sono state strutturate le residenze è quello di un vero e proprio albergo.
Sono previste 42 camere singole oltre a locali di ingresso, portineria, amministrazione, internet point, sala riunioni, sala TV, sale studio, caffetteria, palestra e servizi di supporto.
Ogni camera sarà costituita da un posto letto, annesso posto studio e e servizi igienici individuali. Sono state previste 2 camere con bagno individuale adeguate alle esigenze degli studenti con disabilità fisiche.
La nascita di questa casa dello studente risponde ad una esigenza oramai conclamata di creare ospitalità per il gran numero di giovani che seguono il percorso dell'area medica. Gli spazi che ci sono al centro, non solo non sono sufficienti ma evidentemente lontani dal policlinico che è un polo che merita la sua autonomia residenziale.