Gli assessori, i presidenti, i componenti dei consigli di amministrazione appena nominati: tutti riuniti attorno al tavolo della sala Falcone Borsellino. Ha una fretta indiavolata Cateno De Luca, la sua “rivoluzione permanente” non ammette deroghe né pause o tempi morti.
E così ieri il sindaco ha aperto già un primo confronto con la sua squadra “allargata”, fatta di “fedelissimi” – come è stato giustamente evidenziato e come De Luca stesso ha ammesso, nel momento in cui ha rivendicato il suo diritto, per legge, di procedere a nomine fiduciarie, essendo le aziende partecipate il braccio operativo dell’Amministrazione comunale – e di qualche nome tirato a sorpresa fuori dal cilindro.
Il riferimento è essenzialmente al prof. Enzo Caruso, designato quale presidente dell’Ente Teatro, fondatore di un movimento, i “Liberi e Forti”, che alle elezioni di giugno aveva sostenuto con convinzione la candidatura a sindaco del prof. Antonio Saitta. De Luca ha “spiazzato” tutti, scegliendo una gran persona per bene, un docente e operatore culturale che da decenni si impegna per Messina.
Presenti tutti, dunque, ieri a Palazzo Zanca: il neopresidente della MessinaServizi Pippo Lombardo e i consiglieri Mariagrazia Interdonato e Lorenzo Grasso, Salvo Puccio che guiderà l’Amam insieme con i componenti del Cda Roberto Cicala e Carlo Roberto Cerreti, il conducente (in senso figurato, non rientra tra i famosi autisti del contratto interinale...) dell’Atm Giuseppe Campagna con i consiglieri di amministrazione Roberto Aquila e Francesco Gallo.
Al tavolo seduti anche, oltre a Enzo Caruso, il componente del “Vittorio Emanuele” designato da De Luca nella sua qualità di sindaco della Città metropolitana, Giuseppe Ministeri, presidente del Conservatorio Corelli, e poi Santi Briguglio Polò, presidente designato della Srr assieme al componente indicato dalla Città metropolitana, Fabio Famà.
(La continuazione dell'articolo sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud)
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