A distanza di un anno, Messina potrebbe ritornare in terza serie da dove era stata estromessa la scorsa estate per i noti fatti che sono, ormai, diventati storia. Scaduti i termini per il ripescaggio per le società aventi diritto, seconde squadre, retrocesse, e vincitrici dei play-off di serie D, i sette posti disponibili non sono stati colmati in prima battuta soprattutto perché molti club della massima serie, che avevano la precedenza nella scelta, hanno preferito rinviare alla prossima stagione lo sbarco in C anche per l'esoso esborso previsto. Così la Lega guidata da Gabriele Gravina presenta ancora vuoti d'organico. Per colmare uno dei buchi si è proposto, com'è noto, in deroga al regolamento, l'Acr Messina che ha deciso, al termine di un lungo vertice societario tenuto a Giammoro, di giocare d’anticipo: rendendo nota la sua disponibilità con una “pec”. Lettera, peraltro, inviata anche alla Figc e al Coni, e rafforzata anche da quella trasmessa dal sindaco De Luca.
L'Acr Messina ha messo sul banco soprattutto la sua disponibilità economica, il bacino d'utenza e uno stadio capiente e a norma come il Franco Scoglio. Ci sono, inoltre, tutte le condizioni finanziarie per assolvere a quanto previsto dal Sistema delle Licenze Nazionali. La partita si concluderà solo nei primi giorni d’agosto, quando la commissariata Federcalcio, dopo l’analisi di eventuali ricorsi e domande “supplementari”, tirerà una linea e completerà, dopo le opportune verifiche, gli organici ai primi di agosto Non c'è la certezza del ripescaggio ma, al tempo stesso, per l'Acr Messina c'è la consapevolezza di centrare la clamorosa impresa. Sarebbe il miglior modo per cancellare l'ultimo anno e ripartire di slancio. Figc permettendo.
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