La grande riforma dei rifiuti regionale ha subito uno stop ad go per via dell'intervento del tribunale amministrativo che ha sospeso parzialmente gli effetti dell'ordinanza Musumeci.
Verò è che se non sarà raggiunto il limite minimo della raccolta differenziata non decadrà il sindaco, ma restano in piedi le possibilità di un commissariamento del settore nel comune e anche l'obbligo di attivarsi per trovare delle alternative anche all'estero per portare all'estero la spazzatura che non viene differenziata fino alla soglia del 30%, quella fissata per il 30 ottobre.
E Messina a quell'appuntamento arriverà pronta? Il dato di maggio della differenziata è del 18%. Manca circa il 12% all'appello alla prima soglia.
Un bel gap da colmare in pochi mesi. Gambe in spalla l'amministrazione sta cercando di recuperare il tempo perduto con l'allargamento del porta a porta nel primo e nel sesto quartiere, fermi oramai da mesi, perchè il materiale necessario per l'ampliamente ulteriore non c'è.
E poi puntando forte sul moltiplicarsi del centri comunali di raccolta, quello che non chiamiamo comunemente isole ecologiche e che da sette, nel medio lungo periodo devono diventare la bellezza di 65.
Messina Servizi e l'assessore Dafne Musolino contano di poterne aprire 4 o 5 entro l'autunno. Una all'autocentro di via salandra, le altre, grazie alla collaborazione con l'Università, al policlinico , dove c'era un tempo l'inceneritore, e nella zona del plesso centrale. Le altre aree saranno individuate assieme ai presidenti di quartieri che segnaleranno le zone che abbiano le caratteristiche migliori.
La filosofia è che con più isole ecologiche il cittadino potrà conferire quando vuole il rifiuto differenziato, senza aspettare il turno definito dal porta a porta. Oppure, specie se la sua casa è in un villaggio periferico o in un luogo isolato, quella dell'isola ecologica potrebbe l'unica alternativa. Infatti presto o tardi i cassonetti spariranno dalla strada e quindi a differenziare dovremo farci l'abitudine.
Il piano industriale di Messina Servizi è già stato vagliato dalla Giunta e a larghi tratti approvato con quelle modifiche se segnano l'impronta di questa amministrazione. Oltre al moltiplicarsi delle isole però ci sarà anche l'introduzione dello spazzino di quartiere in grado di creare una fidelizzazione con il territorio che dovrebbe portare ad una maggiore responsabilizzazione anche dei cittadini.
Ma determinante resta l'arrivo di nuovi mezzi. In primis le spazzatrici meccaniche che sostituiranno il lavoro manuale di altro secolo a cui assistiamo in questi giorni.
Due macchine dovrebbero arrivare a settimame e altre sei completeranno quel parco mezzi cjhe dovrebbe garantire una citta più pulità, anzi finalmente pulita.
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