La sentenza era nell'aria. In realtà quanto azzardato dall'ex presidente Crocetta e poi sancito dalla norma approvata dall’Ars nel mese di marzo del 2017, che dispose le nomine dei commissari di Asp ed ospedali siciliani, non era per niente andato giù al Consiglio dei ministri che appunto impugnò il provvedimento. Nella sentenza appena uscita si legge come: "ricostruita la normativa statale di riferimento, con la norma impugnata la Regione Siciliana abbia oltrepassato i limiti della competenza legislativa ad essa riconosciuta. Dunque è illegittima". Destinatari di questo provvedimento risultano a Messina i due commissari dell'Asp Sirna, prima direttore generale della stessa azienda e del Policlinico Vullo, prima direttore generale del Papardo. Sotto accusa l’art. 3 della “legge della Regione Siciliana 1° marzo 2017, n. 4”, con il quale l’Ars optò per le nomine dei commissari, motivandola con il fatto che il nuovo elenco nazionale degli aspiranti manager non era ancora pronto e quello regionale non era aggiornato. Norma, si legge nella sentenza, che si poneva in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute e buon andamento dell’amministrazione. La Corte Costituzionale va poi al punto: “Il mancato aggiornamento dell’elenco regionale degli idonei non vale a giustificare una previsione volta a derogare agli ordinari criteri per il conferimento degli incarichi in questione”. E questo perché “in mancanza dell’elenco regionale, l’ente territoriale deve attingere a quelli delle altre Regioni”. Adesso non si può che prendere atto di questa nuova disposizione. Stamattina sui tavoli dei manager la sentenza fresca di stampa. Tocca vedere adesso cosa si prospetta per loro. Decadenza immediata o attesa fino alle nuove nomine previste probabilmente a fine estate? O ancora in questo lasso di tempo l'assessore alla sanità nominerà nuovi commissari? Un pasticciaccio tutto siciliano nel quale c'è da capire anche se tutti gli atti adottati dal marzo 2017 siano validi o meno, visto che sono stati firmati da commissari giudicati illegittimi. Saranno risposte da dare nelle prossime ore e che infliggono un nuovo colpo di scure alla già martoriata sanità siciliana.