“Cozza non ti vogliamo” è il messaggio chiaro e forte che i tifosi del Messina, anche quelli non organizzati, in più sfaccettature, hanno lanciato al presidente Pietro Sciotto. I supporters giallorossi non vogliono vedere sulla panchina uno dei “nemici” storici della biancoscudata, simbolo della Reggina e degli accesi derby dello Stretto giocati soprattutto in serie A negli anni d'oro del club peloritano.
A proporre il nome di Ciccio Cozza è stato il direttore sportivo Rappoccio che ha prospettato al massimo esponente del Messina la possibilità, con l'arrivo dell'allenatore, di prendere quasi in blocco molti dei calciatori che due anni fa fecero il salto tra i professionisti con la maglia della Leonzio.
L'opzione Cozza, però, non è condivisa dalla città anche se l'ultima parola toccherà sempre al presidente come è giusto che sia dal momento che è lui che finanzia il club. Sciotto, però, si ritrova davanti ad un bivio. Scegliere Cozza significherebbe peggiorare i rapporti con la piazza con la possibile conseguenza di rimanere solo e non perché si discuta il valore dell'allenatore in quanto tale ma l'opportunità della scelta in un panorama da sempre molto vasto. Stupisce, infatti, che il nuovo direttore sportivo non abbia proposto un altro nome alternativo visto che di tecnici bravi, capaci e vincenti ce ne sono in giro molti. Rappoccio avrebbe, quindi, l'obbligo di non fermarsi a Cozza. Sciotto non vuole correre il rischio di sbagliare ancora e la seconda contestazione potrebbe avere colpito nel segno tanto che il presidente ha ammesso di voler riflettere prima di compiere la scelta. Ma la sensazione di una retromarcia sembra fondata.
L'impasse allenatore potrebbe riverberarsi sulle altre dinamiche del sodalizio. Manca la sede del ritiro. L'ultima idea è Patti ma serve una verifica sul terreno di gioco. Impossibile, invece, lavorare al Franco Scoglio. Dopo i concerti il manto erboso ha bisogno di essere livellato e riseminato e la Musica Da Bere, che ha consegnato lo stadio al comune, ha affidato queste operazioni all'esperto del settore Franco Calatozzo. Tempi di consegna, per un lavoro ad opera d'arte, due mesi. Dal 7 agosto il Messina potrebbe lavorare a Zafferana Etnea, sede occupata fino al giorno precedente dalla Sicula Leonzio
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